Garante Anziani: “Caldo e solitudine i nemici degli anziani durante l’estate”
Alessandria – “Caldo e solitudine sono i nemici che devono affrontare gli anziani durante l’estate. L’80 per cento di loro non va in vacanza”. Lo dice la Garante degli Anziani del Comune di Alessandria Paola Ferrari.
Un’inchiesta della Comunità di Sant’Egidio sugli anziani over 80 – campione di 2500 persone – evidenzia che oltre l’80% rimane a casa, da solo, durante l’estate: neanche un giorno di vacanza fuori città. Oggi nel nostro paese circa 9 milioni di persone vivono sole “e quindi è necessaria una mobilitazione di tutti per aiutare queste persone più fragili”, afferma ancora Ferrari.
Dall’estate del 2004, esattamente 20 anni fa, la Comunità di Sant’Egidio ha avviato il Programma “Viva gli anziani!”, attivo oggi in 11 città italiane, che ha in monitoraggio 20mila anziani ultraottantenni ed è riuscita a mobilitare nel corso del tempo volontari, medici, commercianti. Un programma al quale guarda la Garante nell’intento di coinvolgere anche la città di Alessandria.
“Una rete di protezione – sottolinea Ferrari – che ha lo scopo di prevenire, durante tutto l’anno, gli eventi critici sulla salute degli anziani con una particolare attenzione durante le ondate di calore e a coloro che sono ricoverati negli istituti. Ma in questa situazione è necessario anche un aiuto da parte delle istituzioni, per esempio attraverso incentivi e sgravi per l’assunzione di badanti e colf che aiutano le famiglie a tamponare la solitudine dei più anziani. Bisogna giungere rapidamente ad una regolarizzazione di tutti i lavoratori domestici e sostenere le famiglie con sgravi fiscali e contributivi”.
Un altro passo è quello di rendere effettiva la possibilità di assistenza medica domiciliare. Infine, sulla scorta delle esperienze già in corso, occorre “incentivare il modello del cohousing, ossia appartamenti presi in affitto dagli stessi anziani con contratti multipli oppure messi gratuitamente a disposizione dai proprietari. Solo a Roma Sant’Egidio ha costruito una rete di 165 cohousing che coinvolge 1100 anziani: rappresenta un modello alternativo – spiega la Garante – ai grandi istituti, che innalza la qualità della vita degli anziani e consente una vita di relazioni”. La rete solidale evita anche “ulteriori aggravi sul sistema sanitario nazionale e anche per questo deve essere sostenuta”, conclude Ferrari.
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