Gruppo consiliare Lega Alessandria: “Presentata Mozione sull’autonomia differenziata. L’attuale maggioranza sia responsabile, e faccia gli interessi della nostra comunità”

Alessandria – “Abbiamo presentato lunedì la Mozione perché anche ad Alessandria il consiglio comunale impegni sindaco e giunta a sollecitare la Regione Piemonte affinché intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per avviare con lo Stato l’iter di richiesta dell’autonomia differenziata, e perché sia avviato un protocollo per un’azione condivisa volta a riconoscere ai Comuni un ruolo strategico nel percorso di autonomia differenziata stessa. Ci auguriamo che, su un tema così importante per il futuro della comunità piemontese e alessandrina, le forze dell’attuale maggioranza diano un segno tangibile di responsabilità, e sappiano andare oltre una logica di schieramento, anteponendo all’ideologia gli interessi delle cittadine e dei cittadini di Alessandria”.
Così in una nota il Gruppo Consiliare della Lega del comune di Alessandria.
Di seguito il testo completo della mozione:

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Oggetto: Avvio del percorso di richiesta dell’autonomia differenziata per il Piemonte

Premesso che
Il 28 giugno 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 86, che definisce le norme per l’implementazione dell’autonomia
differenziata delle Regioni a statuto ordinario, come previsto dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione italiana.

Preso atto che
La legge, presentata dal Ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli, è entrata in vigore dal 13 luglio e prevede di concedere maggiori poteri e autonomia alle Regioni a statuto ordinario che ne faranno richiesta.

Tenuto conto che
La proposta prevede di trasferire competenze dallo Stato centrale alle Regioni in ambiti chiave come il commercio estero, l’energia, i trasporti, l’istruzione, l’ambiente e la cultura. La legge definisce i principi e le procedure per l’attribuzione di ulteriori forme di autonomia alle regioni ordinarie, come previsto dall’art. 116 della Costituzione. Le finalità sono: rispettare l’unità nazionale, rimuovere disparità nell’accesso ai servizi essenziali, attuare il decentramento amministrativo e la semplificazione.

Il procedimento prevede:
1. L’iniziativa della regione interessata
2. Il negoziato tra governo e regione per definire un’intesa preliminare
3. L’approvazione dello schema di intesa preliminare dal Consiglio dei
Ministri, con parere della Conferenza Unificata
4. L’esame da parte delle Camere che si esprimono con atti di indirizzo
5. La predisposizione dell’intesa definitiva
6. L’approvazione dell’intesa definitiva dalla Regione e dal Parlamento a
maggioranza assoluta
L’attribuzione di autonomia è subordinata alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) tramite decreto legislativo, per garantirli su tutto il territorio. È previsto il monitoraggio della loro effettiva erogazione. Il trasferimento delle funzioni relative ai Lep avviene solo dopo la loro determinazione e quella dei costi standard, nei limiti delle risorse stanziate. Le funzioni trasferite possono essere attribuite dalla Regione agli enti locali. Una Commissione paritetica Stato-Regione-Enti locali individua beni e risorse da
trasferire. Le Regioni potranno chiedere di assumere competenze esclusive su una o tutte le 23 materie previste, tra cui salute, istruzione, ambiente, sport, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per 14 di queste materie, però, dovranno essere rispettati i Livelli essenziali di prestazione, ovvero standard minimi di servizi garantiti su tutto il territorio nazionale.

Preso atto che
Per determinare i livelli e i costi dei LEP saranno necessari uno o più decreti legislativi, per cui il governo ha 24 mesi di tempo: Stato e Regioni avranno poi 5 mesi per raggiungere gli accordi, che potranno durare fino a 10 anni ed essere rinnovati, modificati o disdetti con 12 mesi di preavviso.
L’intesa definitiva, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri, è immediatamente sottoscritta dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Presidente della Giunta regionale.

PER I MOTIVI SOPRA ESPOSTI IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE ENTRO 15 GIORNI
1) A sollecitare la Regione Piemonte affinché intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per avviare con lo Stato l’iter di richiesta dell’autonomia differenziata ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, chiedendo di assumere competenze esclusive sulle 23 materie previste, in particolar modo nel più breve tempo possibile sulle 9 materie che non sono soggette al rispetto dei Livelli essenziali di prestazione;
2) A sottoscrivere con la Regione Piemonte, anche per tramite delle proprie associazioni nazionali rappresentative, un protocollo per un’azione condivisa volta a riconoscere ai Comuni un ruolo strategico nel percorso di autonomia differenziata;
3) A trasmettere la presente al Presidente della Giunta regionale, al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

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Roggero Mattia
Cuttica di Revigliasco Gianfranco
Lumiera Cinzia

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