Al Centro Incontro Bon Bon la presentazione del libro di Michele Padovano “Tra la Champions e la libertà”: “Non porto rancore, sono fiducioso per il futuro. I Grigi? Spero tornino dove meritano”

San Michele – Nell’ambito della presentazione del suo libro “Tra la Champions e la libertà” al Centro Incontro Bon Bon, in via Roberto di Ferro, Michele Padovano, ex calciatore della Juventus, campione d’Europa 1996, ha raccontato i suoi anni nel mondo del pallone, compreso un calvario giudiziario durato ben 17 anni e terminato nel 2023 con una assoluzione piena.
Era, infatti, il 2006 quando tutto cominciò: Padovano, all’epoca, era dirigente dell’Alessandria Calcio.
Ai microfoni dei giornalisti l’ex attaccante ha sottolineato come non porti rancore.
“Ai giudici che mi hanno assolto posso solo dire grazie, molto spesso mi incontro con gente che mi dice ‘se fossi stato al tuo posto sarei arrabbiatissimo nei confronti dello Stato, nei confronti di tutti’. Io no, anzi. Rancore e rabbia non servono a niente, voglio pensare solo al mio futuro. Che cosa vedo? Ho in mente alcune cose, sono fiducioso. Credo che entro breve potrò raccontare qualcosa di serio e di bello. Dico anche che se non ci fosse stata la mia famiglia non so come avrei fatto. Mia moglie è la vera fuoriclasse, non io. Il fatto che siamo rimasti uniti è stato fondamentale. Ora anche alcuni registi mi hanno contattato, vorrebbero realizzare un docufilm sulla mia storia.”
Poi, ovviamente, una considerazione sull’Alessandria Calcio: “Ero Direttore Generale nel 2006 e credo che all’epoca si sarebbe potuto fare qualcosa di buono. Ora vedo che il club non passa un bel periodo. Meriterebbe assolutamente la B ma il calcio lo fa chi ha i soldi. La Federazione credo che abbia delle grandissime responsabilità, fanno iscrivere persone che non sono all’altezza e dopo qualche mese salta tutto per aria. Io l’augurio che posso fare all’Alessandria è che possa trovare una proprietà importante che la riporti dove merita perché è una piazza importante.”

Un pensiero, infine, da parte di Padovano per due ex compagni del mondo del calcio che, anche negli anni più difficili, non lo hanno mai abbandonato: “Gianluca Presicci, col quale ho condiviso gli anni al Cosenza e Gianluca Vialli. Anche lui mi è sempre stato vicino. Sarebbe stato molto felice della mia assoluzione. Lo porterò sempre nel mio cuore”. (Foto tratta dal web).

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