Non accetta la fine della relazione sentimentale: i Carabinieri lo arrestano in flagranza differita per gli atti persecutori nei confronti dell’ex compagna

Una relazione durata poco più di un anno, poi la fine del rapporto. La troppa gelosia di lui, la possessività, il sospetto di un tradimento. La donna decide di interrompere la storia, ma per il compagno è tutt’altro che finita. Inizia a inviare messaggi minacciosi, insulti, promette di fare del male a lei e alle persone che le sono vicine. Lei accetta di incontrarlo per spiegarsi, per chiarire i motivi della decisione e definire la fine di tutto. Ma non basta. Altri messaggi, altre pressioni, altre minacce. Il giorno seguente, una richiesta di intervento al 112 da parte di un’amica della donna. Un’autoradio dell’Aliquota Radiomobile di Novi Ligure raggiunge Stazzano, dove è stata segnalata una lite fra i due. L’uomo però si è già allontanato, dopo avere frantumato con un pugno il finestrino dell’auto con a bordo l’ex compagna.
Passano le ore, arrivano ulteriori messaggi, pressioni e minacce ininterrotte per cercare di incontrarla nuovamente, che inducono la donna in uno stato d’ansia costante.
Finalmente la decisione di parlarne con i Carabinieri. Racconta tutto, mostra i messaggi ricevuti e che continuano ad arrivare.
I Carabinieri attivano immediatamente le procedure, rintracciano l’uomo e lo arrestano in flagranza differita, informando il Pubblico Ministero, che ne dispone la traduzione presso la casa circondariale di Alessandria.
L’uomo, un 34enne, dovrà rispondere di violenza privata, atti persecutori e danneggiamento aggravato.
Per la vittima, forse, la fine dell’incubo.

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