“Volare in Frac”: ad Acqui Terme un emozionante omaggio all’arte musicale di Domenico Modugno

Ad un certo punto, c’era un senso di grande emozione, come se l’omaggio che Paolo La Farina ha voluto ideare e dirigere, con la partecipazione anche come voce recitante, all’immenso Domenico Modugno, fosse in realtà un omaggio ad un grande amico che ci ha donato molto e che da un po’ se n’è andato…e Paolo appariva genuinamente commosso, nel percorrere con noi un vero e proprio viaggio sentimentale fra la musica e le parole di Modugno, con la giusta capacità di  coinvolgimento e empatia.

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Sulla scena a terra tappeti e un telo dove comparivano filmati o immagini di Modugno, con davanti oppure dietro il corpo  armonioso di una splendida danzatrice, Natascia Poggio, che ha di fatto aperto lo spettacolo con una danza in rosso, giustamente morbida, giustamente sorridente. Si  trattava di una taranta Pugliese, omaggio a Polignano a Mare, luogo di nascita di Modugno (anche se molti pensano fosse Siciliano, perchè quando Frank Sinatra lo invitò negli USA gli disse di dire che era siciliano, perché negli States avrebbe di certo avuto più successo).

Poi, ad alternare le presenze di Paolo e delle sue introduzioni ai vari brani musicali – sempre colme di una strana e importante emozione – e gli inserti di danza di Natascia, due interpreti vocali: Alessandra Sini, dalla voce profonda, timbratissima e vibrante, da vera cantante Blues, che ha donato ai brani di Modugno una verve sonora dalle venature davvero sorprendenti. Ogni volta che attaccava un brano un piccolo brivido mi sorprendeva piacevolmente.

E poi, lui, Riccardo Caffa. Avevo temuto che si fosse cercata per questa serata una voce che facesse una certa qual imitazione della voce inarrivabile di Mimmo Modugno, cosa che avrebbe creato un effetto di straniamento e lontananza dall’originale. Invece no: la voce del giovane e simpatico Caffa era semplicemente – e giustamente – la voce di Riccardo Caffa: morbida, dal timbro mai aggressivo, elegante e molto duttile. Dimostrando che si può cantare Modugno senza la voce di Modugno, ma con tanto rispetto e tanta partecipazione emotiva. Davvero molto bravo. Peraltro l’intelligenza musicale degli organizzatori ha giustamente messo al servizio di Modugno due voci davvero estremamente diverse, che tuttavia sapevano un po’ – e bene – completarsi a vicenda, escludendo di fatto ogni possibile noia timbrica nelle varie  proposte musicali.

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E poi questa meravigliosa sarabanda sentimentale fra canzoni e canzoni, fra Napoli e la Sicilia, l’Amore e la Disillusione…e l’uomo in Frac. Vado a memoria ricordando alcuni dei brani che più mi hanno emozionato. Ad iniziare dalla traduzione del testo de Lu pisce spada, che Paolo ha tradotto per noi, per poi far scorrere la voce potente e timbratissima di Mimmo Modugno a cantarcela, mentre il suo volto ci sorrideva dal telo di proiezione. Una storia d’amore sui generis, che solo chi ha molto amato può comprendere del tutto. E se questa è stata una storia d’amore anni 50, quella che è stata altrettanto emozionante è stata Delfini, cantata dall’anziano Modugno con il figlio Massimo, anche perchè si tratta dell’ultima incisione realizzata dal cantautore pugliese prima della scomparsa. Proposta in duetto con un sapore musicale molto dolce e struggente da Riccardo e Alessandra, è stato davvero un momento toccante.

E poi L’uomo in Frac, capolavoro assoluto del grandissimo cantautore, brano dalla malinconia notturna e disperata…e Piove, pezzo straordinario sulla disillusione dell’amore. Alla fine, manca Nel Blu Dipinto di Blu… ovvero Volare…ma ecco la sorpresa…ecco che tutto il cast invita qualcuno del pubblico a ballare gioiosamente con loro, mentre nell’aria scorrono le celeberrime note, appunto, del sogno dipinto di blu. Il brano diventa una sorta di festa popolare, che secondo me era assolutamente azzeccata, per la serata, come credo fosse nelle corde e nell’anima di uno dei più grandi interpreti della Canzone Italiana di sempre. E allora lasciatemi esprimere un grazie sentito a chi ha organizzato questo spettacolo molto coinvolgente e mai banale.

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