Ponte Tiziano: apertura prevista tra il 10 e l’11 settembre

Alessandria – Questa mattina si è riunita la Commissione Consiliare Sviluppo del Territorio del Comune di Alessandria che aveva tra i suoi punti all’ordine del giorno un aggiornamento sulla situazione del Ponte Tiziano.
Sindaco e tecnici del Comune hanno risposto a numerose domande poste dai consiglieri e hanno lanciato un appello alla Regione Piemonte, chiedendo di supportare lo sforzo di messa in sicurezza delle vie e dei ponti che permettono l’accesso alla città e necessitano di collaudi e ristrutturazioni.

In merito al Ponte Tiziano, le domande poste sono state numerose.
Come mai non sono state riaperte due corsie del Ponte Tiziano, dopo aver chiuso con alcuni new jersey di plastica il buco creato dal tragico incidente automobilistico che ha portato al crollo del guard rail?
Perché sarebbe stata una soluzione che non avrebbe garantito il rispetto delle normative e che non avrebbe trovato il consenso di nessun collaudatore o certificatore. E sarebbe stata anche una soluzione potenzialmente pericolosa per i cittadini.

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Quando riaprirà il Ponte Tiziano?
Il cronoprogramma si è dato come obiettivo la messa in sicurezza del Ponte e la riapertura di due corsie (con due sensi di marcia) tra il 10 e l’11 di settembre, in tempo utile per la riapertura delle scuole. In questa fase il lavoro consisterà nel posizionare una lunga fila di new jersey di cemento, ancorati al suolo, che rendano sicuro non un segmento di guard rail ma la sua interezza. L’operazione sarà pagata dal Comune e costerà circa 140mila euro.

Dopo questa data i lavori saranno finiti?
No, perché l’incidente ha in realtà accelerato un programma di risanamento del Ponte che nasce nel 2021, quanto la precedente amministrazione aveva fatto partire una ricognizione sullo stato di salute dei ponti alessandrini. In quella occasione il Tiziano era stato individuato come struttura con problematiche strutturali da risanare. I lavori di messa in sicurezza sarebbero dovuti partire a dicembre ma il tragico evento costato la vita a un automobilista ha fatto anticipare l’avvio delle procedure (che dovrebbero durare tre mesi e saranno svolte garantendo comunque l’apertura di due corsie in entrambi i sensi di marcia). Per la messa in sicurezza del Ponte si dovranno richiedere fondi ministeriali messi a disposizione da Roma da dopo il crollo del Ponte Morandi.

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