Patate, Coldiretti: “Buona qualità ma numeri in calo per clima, parassiti e prodotto dall’estero”

Alessandria – Nonostante il clima e l’aumento di attacchi dei parassiti causati dalla troppa pioggia, l’annata delle patate da industria sul territorio alessandrino può definirsi buona. Meno prodotto e più qualità, per una raccolta iniziata a metà luglio e che si protrarrà sino a fine mese per una media di resa di 450 quintali all’ettaro a fronte dei 550 degli anni scorsi.
All’azienda Società Agricola “Cascina Mezzano” di Solero, circa 150 ettari e oltre 12.000 quintali di patate all’anno destinate alle più importanti industrie settoriali del Nord Italia, le operazioni di raccolta stanno proseguendo a ritmo serrato, grazie anche a macchinari di ultima generazione come la ‘Grimme Evo 280’ che, unica in Piemonte, con il sistema di ‘raccolta bifila’, riesce ad ottimizzare tempi e mappatura di resa dei terreni.
Le patate hanno un ruolo chiave nell’alimentazione e nella dieta mediterranea, una qualità che va difesa e tutelata dalla concorrenza sleale dell’invasione di prodotto estero, con le importazioni che nel 2024 sono cresciute del 18% e quelle dall’Egitto che sono addirittura triplicate nei primi mesi dell’anno.
Si tratta di una coltura di diffusione dove nei terreni di fiume trova ottime condizioni: Valle Scrivia e Alessandrino zone vocate per eccellenza con le varietà precoci e medio-tardive quali Agata, Vivaldi e Monalisa. Nel 2023 la produzione è stata di 338 ettari a fronte di una produzione di circa 100.000 quintali.
“La riduzione sulle patate da consumo fresco è dovuto in parte proprio al mercato che si sta allargando su produzione estera. Discorso diverso per il comparto del prodotto da industria che sta riscuotendo crescente interesse in determinati areali del territorio alessandrino, soprattutto nei terreni al confine con i corsi d’acqua: le patate destinate al prodotto trasformato presentano, infatti, caratteristiche varietali molto meno soggette ad attacchi di insetti terricoli e quindi più gestibili dal punto di vista commerciale con percentuali di scarto decisamente inferiori. Destinate alla produzione di chips e sticks, i tuberi coltivati in provincia di Alessandria, sono molto richiesti dalle grandi industrie italiane per l’ottima qualità, i costi più contenuti e per la buona resa di prodotto finito”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
A livello mondiale la produzione si aggira intorno ai 3,75 miliardi di quintali; l’aumento delle importazioni quest’anno segue un 2023 durante il quale hanno attraversato le frontiere nazionali 791 milioni di chili di patate straniere, in crescita del 39% rispetto a dodici mesi prima, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
A questi ne vanno aggiunti altri 288 milioni di chili congelate e 74 milioni di chili cotte e congelate, oltre a 10 milioni di chili di patatine già pronte tipo quelle fritte dei sacchetti. Prodotto che spesso finisce per essere venduto come italiano grazie al principio dell’ultima trasformazione permesso dal codice doganale sull’origine dei cibi.
“A pesare ci sono anche gli attacchi dei parassiti come gli elateridi della patata. Per difendere le aziende produttrici occorre valorizzare il vero prodotto italiano, a partire da quello trasformato, estendendo l’obbligo dell’etichetta d’origine a tutti gli alimenti in commercio nell’Unione Europea – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Ma occorre anche sostenere gli agricoltori con la diffusione di tecniche di agricoltura 4.0 per affrontare i cambiamenti climatici e con la nuova genetica green capace di garantire varietà più resistenti, con la promozione delle Tea, le Tecnologie di Evoluzione Assistita”.
Importante il forte impegno anche sul fronte del risparmio idrico per avere raccolti di qualità anche in annate siccitose come hanno attuato a “Cascina Mezzano” tramite la realizzazione di un sistema di tubazioni non solo in grado di non disperdere acqua ma anche di contribuire alla salvaguardia e al rispetto del territorio: un impianto di ‘microirrigazione a manichetta” per la razionalizzazione degli apporti irrigui specifico per la patata da industria.

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