Il Reading che GM Griffi ha estrapolato dal suo “Ferrovie del Messico” alla Sala Pastrone di Asti il 18 Settembre.

Qui vengo a raccontarvi come abbeverarsi alla fonte di un grande libro con un reading teatrale: “Storia dei Nomi e dei Soprannomi e delle Ferrovie del Messico“. L’autore del testo di lettura e di teatro contemporaneamente è lo stesso autore, Gian Marco Griffi. 

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Prima fu un grande libro…in tutti i sensi: grandi le dimensioni, grande la qualità letteraria di un’opera immensa, grande la quantità di storie che nel libro sono contenute, grande l’originalità di un testo poliedrico e sfaccettato: “Ferrovie del Messico” di Gian Marco Griffi.

E grande il successo, e molto duraturo: l’altro giorno passavo per le vie di Nizza Monferrato. In una libreria nella via centrale, accanto alle ultime novità, eccolo lì, in bella vista, anzi, un poco davanti a tutti: Ferrovie del Messico…che però è uscito nel 2022! E poi la candidatura allo Strega, lo scorso anno, proposta nientepopodimeno che da Alessandro Barbero…con una strepitosa presentazione del libro al Salone del Libro di Torino dello scorso anno…e poi la recente traduzione in francese (per la storica e prestigiosissima casa editrice Gallimard, e scusate se è poco) e pure in  tedesco…con un Griffi gasatissimo in trasferta parigina per tale evento: Mi è capitato di dormire nello stesso letto dove ha dormito Proust!

E poi, e non cenna a diminuire, l’immensa e frenetica ridda delle presentazioni, in tutta Italia e non solo, compreso Oviglio – dove ho avuto il piacere di organizzare la cosa Ho avuto in varie altre occasioni il piacere e l’onore di presentarlo, questo libro straordinario, a Casal Cermelli, a Casale Monferrato, ad Alessandria…con le sempre splendide letture di Silvia Perosino. E per ciascuna di queste presentazioni ho trovato occasioni di attenta rilettura di alcune sue parti, che mi hanno donato la comprensione di nuovi punti di vista e di nuove emozioni. Per il semplice fatto che qui abbiamo a ce fare con un testo davvero fantasmagorico.

Ma non mi sono limitato alle presentazioni. Ne ho consigliato urbi e orbi la lettura…e per alcuni dei tantissimi lettori, si è rivelato uno dei migliori romanzi italiani degli ultimi vent’anni. Una mia cara amica e levante, ne è rimasta incredibilmente entusiasta, e ne porta brani in lettura in scuole e ospedali.

Poi l’idea di Griffi di estrapolare dal grande libro un Reading teatrale. Ne ho parlato e scritto un articolo, dopo la “prima” alla libreria Alberi d’Acqua di Asti. Un articolo pieno di commozione: https://www.alessandria24.com/2024/01/20/le-ferrovie-del-messico-diventano-parola-e-commozione-il-reading-teatrale-dal-libro-di-gian-marco-griffi-agli-alberi-dacqua-di-asti/ Tra le cose geniali del reading, Griffi estrapola come vero e proprio personaggio, il mal di denti del protagonista, Cesco Magetti, interpretato con immensa empatia da Paola Sperati.

Dopo quella Prima il reading è stato riproposto prima alla Casa dell’Artista di Portacomaro, poi, nella attuale versione, riveduta e corretta (da Griffi), il 25 giugno scorso, al Golf Club Margara, di cui Gian Marco è Direttore. In quell’occasione Griffi si è occupato  di una revisione del testo, con movimentazioni diverse di attori e attrici, e una sua maggiore presenza attoriale. Ci abbiamo aggiunto anche una sorta di colonna sonora personalizzata per ogni scena, della quale mi sono occupato io, divertendomi moltissimo, con vera gioia e anche un poco di orgoglio,

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Ora il tutto è diventato ancora più intrigante e coinvolgente, E ha raggiunto una qualità – anche teatrale – indubbiamente altissima. Oltre a Gian Marco, con  Paola Sperati e Silvia Perosino ci saranno gli ormai classici componenti del gruppo recitante, che sono i bravissimi Fiorenzo Fiori e Roberto Gasco. E con tutti loro questa opera singolare verrà dunque a breve  ripresentata,  in una  versione molto simile, ma non del tutto identica a quella proposta al Golf Club Margara, dove Griffi è Direttore, alla Sala Pastrone del Teatro di Asti. Tutto accadrà mercoledì 18 Settembre, alle ore 21. Per chi non lo ha visto al Margara, un’ottima occasione per una serata davvero diversa, divertente e speciale. Io da parte mia spero di poter essere presente per applaudire ancora una volta un lavoro davvero originalissimo. E invito tutti a venirlo a vedere ad Asti: non ve ne pentirete, anzi!