Festival delle Conoscenze 2024: al Teatro Civico di Tortona focus sull’intelligenza artificiale come risorsa nel campo artistico e della ricerca
Tortona – Secondo giorno di eventi ed incontri per il Festival delle Conoscenze, l’appuntamento annuale con le nuove frontiere del sapere organizzato da Fondazione ACOS per la Cultura.
Oggi, a Tortona, focus sull’impatto dell’A.I. nella ricerca e nell’arte. L’intelligenza artificiale è una grande risorsa per tutto il comparto artistico. Un supporto che può migliorare le performance del lavoro umano, non un sostituto della creatività e della sensibilità umana.
Durante la mattinata di lavori presso il Teatro Civico Comunale di Tortona sono intervenuti in presenza e da remoto: Floriana Filomena Ferrara, Master Inventor IBM con 19 brevetti all’attivo; i giovani ricercatori Filippo Mutta, Giovanni Bianchi e Lorenzo Chiesa; Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea e giornalista; Philip Abussi, A.I. Artist e imprenditore musicale e l’attrice Lucilla Giagnoni, che ha dato alcune anticipazioni sullo spettacolo “Furiosa Mente” che si terrà in serata sempre presso il Teatro Civico.
Il pubblico coinvolto, composto da ragazze e ragazzi delle Scuole Secondarie di secondo grado di Tortona e da professionisti e cittadini interessati alle tematiche, ha avuto l’opportunità di ascoltare interagire con esperti di diversi ambiti che hanno sottolineato come: l’intelligenza artificiale possa essere considerata un supporto importante, un mezzo per “viaggiare”, in campo scientifico e artistico, oltre le frontiere. Uno strumento quindi a servizio dell’essere umano che rimane sempre il detentore di capacità intuitive e creative uniche.
Come introdotto da Floriana Filomena Ferrara, Master Inventor IBM: “L’intelligenza artificiale sta avendo un boom ma, in realtà, non è una nuova tecnologia. Il nome, ad esempio, è stato coniato nel 1956 e già, nel mondo, molti gruppi ci stavano lavorando. Alla base l’A.I. è un software, una soluzione che simula le capacità cognitive dell’essere umano, e questo è positivo perché supporta le persone nel migliorare la loro qualità di vita, sia a livello professionale che in ambito privato. Aumenta le capacità dell’uomo rispetto alla memoria e alla possibilità di fare correlazioni e calcoli velocemente. La paura del cambiamento è fisiologica ma l’A.I. non si può fermare. È importante, però, che venga regolamentata e il suo impiego segua dei principi etici. Ci troviamo in un momento in cui l’informatico non è più sufficiente per creare soluzioni di intelligenza artificiale, ha bisogno del supporto di professionisti degli altri settori. L’A.I. è un’innovazione che necessita di tutte le competenze e specializzazioni, quindi non annullerà i professionisti, ad esempio i medici, ma li supporterà”.
I tre giovani ricercatori Filippo Mutta, Giovanni Bianchi e Lorenzo Chiesa hanno parlato anche di intelligenza artificiale e creatività sottolineando come sia importante utilizzare l’A.I. in modo responsabile, anche perché l’utilizzo senza filtri, per ogni tipo di lavoro e attività, darebbe risultati mediocri. Hanno anche loro evidenziato come sia fondamentale capire che l’A.I. è uno strumento a supporto e non un sostituto dell’intelligenza umana. In particolare, dobbiamo lavorare sulla creatività, unicum degli esseri umani.
Come raccontato da Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea e giornalista: “L’A.I. sta entrando molto nell’arte, diversi artisti stanno sperimentando questa nuova tecnologia. Ambienti immersivi in cui l’organico interagisce con l’artificiale. L’A.I. è uno strumento in mano agli artisti per sviluppare il pensiero laterale che è tipico dell’arte”.
Philip Abussi, A.I. Artist e imprenditore musicale, ha sottolineato come: “L’intelligenza artificiale sta influenzando fortemente il mondo dell’industria musicale e rivoluzionandone la produzione. In ogni caso la creatività dell’artista resta sempre centrale. L’intuizione e l’aspetto creativo attingono all’esperienza umana, culturale ed emotiva che l’A.I. non può ancora provare ma può solo tentare di simulare. Siamo ancora in vantaggio”.
Il Festival delle Conoscenze è proseguito nel pomeriggio, presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, con l’intervento di Giovanni Squillero, docente del Politecnico di Torino, che ha approfondito il tema dell’A.I. cercando di spiegare di cosa realmente si parla quando si analizza questo fenomeno. “Gli strumenti basati sull'A.I., – ha specificato Giovanni Squillero – ormai imprescindibili nella nostra vita lavorativa e non, hanno limiti enormi. Le intelligenze artificiali generative di oggi, ad esempio, non sono né intelligenti né capaci di generare nulla di realmente nuovo. Capire i principi alla base del loro funzionamento è indispensabile per utilizzarle in modo efficace ed evitare errori”.
Come anticipato, la giornata si chiuderà con lo spettacolo teatrale di Lucilla Giagnoni, “Furiosa Mente”, ad ingresso libero, che si terrà alle 21 presso il Teatro Civico di Tortona.
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