‘Luogo del cuore FAI 2024/2025’: la chiesa di via San Gia­como della Vittoria – Santuario dell’Addolorata nuovamente candidata

Alessandria – La chiesa di via San Gia­como della Vittoria – Santuario dell’Addolorata è stata candidata nuovamente a diventare ‘Luogo del cuore FAI 2024/2025’.
È partito anche que­st’anno, infatti, il censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal Fai-Fondo ambiente ita­liano con Intesa San Paolo.
Ci sarà tempo fino al 10 aprile per raccogliere le fir­me e consentire di ottenere contributi per la conserva­zione e valorizzazione della struttura.
Come sempre, la partecipazione è gratuita aperta a tutti: si può votare online sul sito https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/cerca-un-luogo?search=San%20Giacomo%20della%20Vittoria ma anche con firma cartacea compilando i mo­duli che sono disponibili nel­la chiesa di via San Giacomo della Vittoria, presso la sede della Delegazione Fai e nei negozi del centro adiacenti la chiesa”.

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«Restaurare la volta»
«Vorremmo presentare un progetto per il restauro della volta – spiega Gino Bottin, presidente dell’associazione SpazioIdea che punta sulla Chiesa di via San Giacomo della Vittoria per l’edizione 2024 del concorso nazionale – A­lessandria ha sempre rispo­sto bene e nelle passate edi­zioni siamo riusciti ad arrivareterzi a livello nazionale riuscendo a scalare la classifica per tute­lare il nostro patrimonio e av­viare progetti concreti di tutela.

Un risultato sbalorditivo!!! merito unicamente della comunità che ci ha permesso di raggiungere tale vittoria.
Anche quest’anno vo­gliamo lanciare un appello ai nostri concittadini: firma­te!».
Vogliamo ricordare che il risultato straordinario ottenuto nella precedente edizione ci ha permesso il recupero dell’importante scultura lignea della Madonna e dell’apparato decorativo del presbiterio, che necessitavano di interventi di consolidamento, pulitura e recupero complessivo che sono in corso d’opera proprio in questi mesi.
“Tutto quello che è stato fatto e si sta facendo per questa bellissima chiesa da parte dei nostri volontari è frutto veramente di una devozione senza tempo e siamo orgogliosi di poterlo donare alla comunità che risponde sempre in maniera molto sensibile con una straordinaria partecipazione; dobbiamo altresì ringraziare col cuore il Prof. diac. Luciano Orsini, Delegato Vescovile e Direttore dei Beni Culturali, Padre Lorenzo Tarletti e Sua Eccellenza Reverendissima Guido Gallese, il nostro Vescovo, che ci hanno dato fiducia permettendoci di realizzare qualcosa per la collettività. E’ tramite Sua Eccellenza che vogliamo donare tutti gli sforzi fatti in questo luogo, al corpo intero della Chiesa”

Una storia Importante
Dal 2003 ad oggi, in tutta I­talia, sono stati raccolti 9,6 milioni di voti in favore di ol­tre 39mila luoghi in più di 6.500 Comuni: luoghi cari, da salvare dall’abbandono e dall’oblio perché siano cono­sciuti e frequentati. Con que­sta campagna il Fai rende protagonisti le persone e i luoghi che abitano, fornendo ai cittadini la possibilità con­creta di contribuire alla tra­sformazione di realtà che so­no storia e arte del nostro Paese e in cui le comunità lo­cali si riconoscono e si iden­tificano.

La storia
Costruita per celebrare la vittoria su Giovanni III, la costruzione della chiesa di San Giacomo della Vittoria ricorda un fatto d’arme: la vit­toria riportata alle porte di A­lessandria il 25 luglio 1391 (giorno di San Giacomo) dagli Alessandrini con le truppe vi­scontee agli ordini del con­dottiero veronese Jacopo Dal Verme, che sconfissero l’eser­cito francese guidato da Gio­vanni III d’Armagnac che ave­va assalito la città. Il bottino fu utilizzato, in parte, per la co­struzione della chiesa, chia­mata appunto della Vittoria. L’intero complesso è stato og­getto di interventi cospicui nel corso dei secoli, che ne hanno snaturato l’originaria forma trecentesca.

La facciata, frutto di un re­stauro del 1926, si articola in due registri tripartiti da sottili lesene scanalate ed è conclusa da un timpano triangolare in cui si inserisce l’emblema dei Frati Serviti, che gestirono per lungo tempo l’edificio. Il regi­stro inferiore presenta un or­dine dorico. La zona superio­re, invece, separata dalla pre­cedente da un attico profilato con una scritta che ricorda la vittoria del 1391, è scandita da un ordine ionico ed è aperta da un rosone centrale. Il por­tale di accesso è inquadrato da due alte semicolonne, che so­stengono un architrave su cui si trova in altorilievo il cuore addolorato della Beata Vergi­ne Maria. Infine, a metà altez­za del prospetto, due finte nic­chie in cui si collocano altori­lievi raffiguranti San Giaco­mo Maggiore e San Cristofo­ro.