Un pomeriggio “in burla” al Museo della Gambarina. Opera buffa, Teatri ed Alessandria tra Sette e Ottocento
Alessandria – “Tutto nel mondo è burla… tutti gabbati”. Sono gli ultimi versi del Falstaff di Giuseppe Verdi e Arrigo Boito a sintetizzare una filosofia di vita che percorre tutto il fluire dell’opera buffa della nostra tradizione italiana, ove i vecchi barbogi che tentano le giovanette vengono irrimediabilmente sconfitti dall’amore prima ancora che dall’età. Su questa falsariga si è mosso il pomeriggio alla Gambarina appunto dedicato al melodramma giocoso dalla docente del Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, Elena Bakanova e dai suoi allievi del Dipartimento di canto. Applausi scroscianti per tutti durante le esecuzioni dei cantanti, accompagnati al pianoforte da Kaiqi Zhong. Il pubblico, attento e appassionato, ha potuto trascorrere le due ore di spettacolo ascoltando le performance dei cantanti e apprezzando i loro movimenti di scena in un repertorio assai impegnativo: Rossini, Donizetti, Verdi, i grandi autori scelti da Elena Bakanova per illustrare il percorso dell’opera buffa in Italia durante l’Ottocento con brani, cavatine, duetti, cabalette tratte da opere come Il viaggio a Reims, Il Signor Bruschino, la Scala di seta, Don Pasquale, Elisir d’amore, fino a giungere a quel Falstaff, che chiude le composizioni del Cigno di Busseto, capace di una straordinaria modernità compositiva al tramonto della sua esistenza.
Ad intercalare le esecuzioni- dopo una breve introduzione sulle rappresentazioni di opere buffe in Alessandria dal Settecento all’Ottocento, dal teatro Guasco, aperto nel 1729, al Municipale, inaugurato nel 1775 -, gli interventi di Piercarlo Fabbio, che ha fornito le coordinate agli spettatori affinché potessero collocare le arie scelte nelle trame delle diverse opere. Così come preziosissima guida è stata la professoressa Elena Bakanova, che ha spiegato alcuni “trucchi” del mestiere: la respirazione, le prese di fiato, le estensioni possibili delle voci, e via di seguito.
Bravissimi gli interpreti: Sun Yiqing, Lei Min, Tang Yifan, Zhao Yuehan, Duan Dongchen, Zhao Tiankun, Wang Xudong, tutti allievi del Conservatorio con il quale continua proficua la collaborazione del Museo della Gambarina. Allievi che hanno dimostrato come lo studio, la passione, le competenze possano far sorpassare d’un balzo le diversità linguistiche che contraddistinguono le loro origini.
La trasmissione radiofonica di Piercarlo Fabbio su Radio BBSI, La mia cara Alessandria, dedicherà la prossima puntata – la 646 appunto – al pomeriggio della Gambarina, in cui si sono miscelati elementi di storia dell’opera, esecuzioni virtuose e didattica di alto livello.
E alla fine, applausi, certo, ma consapevoli che siamo “tutti gabbati ed irride l’un altro ogni mortal”…
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