Luca Rossi Vicesindaco di Valenza in visita alla mostra di monili di Betania

Alessandria (Giulia Gallina) – Martedì 5 novembre il Vicesindaco di Valenza Luca Rossi ha fatto visita, presso il museo della Gambarina, alla mostra di monili realizzati dai ragazzi della cooperativa sociale Onlus E.T.S. MareNostrum di Betania.
Vicesindaco, Betania si troverebbe ancora sul territorio del Comune di Alessandria ma da sempre “la colla” viene considerata di Valenza. Esiste questa “contesa ideologica” tra i due comuni?
“Betania è una collina che sta a metà tra i due comuni. Valmadonna è un sobborgo di Alessandria ma è anche molto legata a Valenza; anche la parrocchia, come quella di Valle San Bartolomeo, fanno parte dell’unità pastorale di Valenza. C’è quindi una tendenza a considerare tendenzialmente più valenzano che alessandrino il versante verso il capoluogo. Betania era nata per volontà della Diocesi che è comune e poi si parla tanto di conurbazione tra le due città per cui non la definirei contesa ma è un dato di fatto che venga considerata una cosa comune.”
Questa iniziativa educativa di Casa Betania è rivolta a minori provenienti dai Paesi del Mediterraneo, mira a favorendo l’integrazione attraverso lo studio della lingua italiana, la frequentazione di scuole professionali e in questo caso l’acquisizione di competenze pratiche all’interno di un laboratorio orafo. Si svolgono anche attività di volontariato con gli enti del territorio come con l’AMV Igiene Ambientale dove i minori si recano al mercato per aiutare gli operatori ecologici a fare la raccolta differenziata. 

Al tal proposito quindi si può dire che i ragazzi in questa struttura trovano casa e lavoro. Cosa pensa di questa iniziativa?
“Quando ci siamo insediati quattro anni fa la nostra amministrazione ha subito instaurato un’importante collaborazione tra la nostra azienda partecipata e la struttura di Betania. I ragazzi lavorano molto bene, tutti sono soddisfatti dei compiti che svolgono ed è un’ottima opportunità per integrare persone in attesa di diventare futuri cittadini italiani.”.
Visto che vive in un contesto maggiormente femminile cosa pensa di questa esposizione e quali opere regalerebbe alle sue figlie e a sua moglie?
“Sono rimasto praticamente l’unico uomo in casa; le figlie hanno 8 e 10 anni ma incominciano ad apprezzare queste realizzazioni. Ho individuato già alcune realizzazioni che sicuramente potrebbero piacere alla mia famiglia. Ho visto nella mostra opere interessanti e so che dietro c’è la collaborazione di un maestro orafo valenzano che insegna loro come muoversi anche se non ancora con materiali preziosi. Ho notato fantasia e anche un contributo cromatico probabilmente proveniente dai loro paesi d’origine che danno risalto ai materiali utilizzati. È un’integrazione di culture che sicuramente fa bene e farà bene anche a Valenza in futuro.”
Alla conclusione della mostra questi monili saranno acquistabili durante un’asta benefica e il ricavato andrà devoluto ad un soggetto no profit.

“Mi auguro che l’asta venga partecipata. Immagino che sarà alla portata di tutti o comunque sicuramente di molti ma ciò che conta è che le offerte siano fatte con generosità vista la buona causa. Chi le acquisterà di certo farà un’opera meritoria.”
La mostra sarà aperta ancora qualche giorno fino al 10 di novembre e prossimamente avremo anche la data ufficiale dell’asta.

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