Oculistica: uno studio in collaborazione tra AOU AL e Politecnico di Torino

Alessandria – L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL), attraverso la sua struttura di Oculistica diretta dal Dott. Emilio Rapetti, ha avviato una collaborazione con il Gruppo di Ricerca in Termodinamica dei Biosistemi del Politecnico di Torino. Insieme, i ricercatori hanno condotto uno studio innovativo su pazienti con cheratocono evolutivo, sottoposti a intervento di Cross-Linking Corneale.
Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea con un’incidenza di circa un caso ogni 2.000 e si manifesta solitamente in giovane età. Con questa malattia, la cornea tende a deformarsi progressivamente perdendo resistenza in maniera progressiva, assottigliandosi e deformandosi fino al raggiungimento di una forma a cono.
Lo studio, coordinato dalla Dott.ssa Mariarosa Astori dell’AOU di Alessandria e dai Professori Umberto Lucia e Giulia Grisolia del Politecnico di Torino, ha permesso di sviluppare un nuovo indice cheratometrico che offre una valutazione quantitativa e oggettiva dell’efficacia dell’intervento di Cross-Linking nel tempo.
Questo strumento si basa su parametri topografici della cornea, rilevati sia prima dell’intervento che a uno e sei mesi dalla procedura, e rappresenta un importante passo avanti per la prognosi e il trattamento del cheratocono.
Grazie all’approccio interdisciplinare che integra la termodinamica con l’oculistica, i ricercatori hanno introdotto un nuovo parametro adimensionale che quantifica l’entità del danno oftalmico e la sua evoluzione post-terapia. I risultati dello studio, che ha coinvolto pazienti di età compresa tra i 17 e i 71 anni, evidenziano che l’indice è in grado di visualizzare il successo della terapia a 1 e 6 mesi dall’intervento.
Questa importante ricerca sarà presentata l’8 novembre 2024 durante il Congresso SONO ad Aosta, e si prevede che il nuovo indice potrà rappresentare uno standard nella valutazione del Cross-Linking Corneale, fornendo strumenti più precisi per la diagnosi e il monitoraggio dei pazienti affetti da cheratocono.