Eternit-bis: omicidio volontario e condanna all’ergastolo per Stephan Schmidheiny la richiesta dell’accusa
Torino – Questo pomeriggio, seconda udienza del processo d’appello Eternit-bis in Corte d’Assise d’Appello a Torino, l’accusa ha chiesto l’ergastolo per Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero ultimo proprietario dell’Eternit di Casale.
A formulare la richiesta davanti alla Corte d’Appello di Torino, dove si sta svolgendo il secondo grado del processo Eternit-bis, è stato il Pm Gianfranco Colace.
Al termine della lunga requisitoria il magistrato ha chiesto alla Corte di rivedere la condanna in primo grado a 12 anni per omicidio colposo e infliggere a Schmidheiny il massimo della pena per l’omicidio volontario, con dolo eventuale, di 392 vittime dell’amianto.
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