Al bar Roma di via Dante ad Alessandria Bruno Morchio presenta il suo ultimo romanzo “La badante e il professore”: appuntamento venerdì 6 dicembre

Alessandria – Appuntamento da non perdere per gli amanti della letteratura giallo-noir. Venerdì 6 dicembre alle ore 17 presso il bar Roma di Via Dante Alighieri 11, sarà ospite d’eccezione l’autore genovese Bruno Morchio che, dialogando con lo scrittore alessandrino Bruno Volpi, presenterà il suo ultimo romanzo La badante e il professore, pubblicato da Mondadori.
Morchio, recente vincitore del Premio Scerbanenco, massimo riconoscimento italiano per i romanzi noir, racconterà della genesi e dei personaggi di questo mistery che, come nel suo stile, mescola tensione e humour per mostrare gli scheletri nell’armadio della nostra società perbenista. L’incontro è organizzato dall’associazione IMPRONTA APS.
Bruno Morchio è nato e vive a Genova, dove ha svolto la professione di psicologo e psicoterapeuta. E’ autore di pubblicazioni su riviste di letteratura, psicologia e psicoanalisi, ma è diventato un importante giallista nel panorama del noir italiano grazie all’ invenzione dell’ investigatore privato Bacci Pagano, creato nel 2004 e ancora oggi presente in una serie di libri ambientati proprio tra i “carruggi” del capoluogo ligure.
È autore di venti romanzi, che gli sono valsi menzioni e riconoscimenti non solo nel mondo del giallo. Tra i suoi riconoscimenti più importanti il Premio Selezione Bancarella 2013, con il romanzo “Il profumo delle bugie” (Garzanti) e Il Premio Scerbanenco 2023 con “La fine è ignota” (Rizzoli). Recentemente ha pubblicato per Mondadori il romanzo giallo La badante e il professore.

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Sinossi
In un piccolo paese lo sport preferito è spesso il pettegolezzo. Ecco perché appena inizia a circolare la notizia che il vecchio professor Canepa è stato ucciso in casa propria – arma del delitto: un busto di Leopardi – i sospetti si concentrano in fretta su Natalia, la badante ucraina che da un anno se ne prendeva cura. Natalia è troppo giovane, troppo misteriosa, troppo seducente per non far sciogliere le malelingue.
Le sente suo malgrado anche Filippo, dodici anni, qualche problema in italiano e gli ormoni impazziti, che con le ripetizioni del professore cercava di riparare i primi, e in presenza di Natalia sente accendersi i secondi. Filippo non vuole credere che Natalia sia un’assassina, ma l’unico modo per convincerne i compaesani è dimostrarlo.
E così inizia a indagare, presto con l’aiuto di un altro detective improvvisato, Serafino Costamagna, un giovane giornalista a caccia del grande scoop. La matassa si ingarbuglia in fretta, però, perché più passano i giorni, più Filippo scopre che intorno a Canepa tutti avevano dei segreti, primo fra tutti proprio il professore, che nascondeva un bel po’ di soldi capaci di far gola a molti…