Un vino dedicato a Napoleone alla Cascina Perpetua di Novi
Novi Ligure – C’è un vino a cui è stato dato il nome “Napoleon 1799”, anno in cui come noto si svolse a Novi la battaglia fra le truppe francesi e quelle austro russe: si tratta di un Dolcetto prodotto dalla azienda agricola Cascina Perpetua di Novi il cui proprietario è Alberto D’Amore, titolare anche del ristorante e albergo Villa Pomela.
“Abbiamo deciso-spiega Alberto D’Amore- di dare questo nome al nostro dolcetto proprio perché ci risulta che la cavalleria di Napoleone abbia stanziato almeno per una notte proprio dove oggi esistono i parcheggi per i nostri clienti.”
Scendiamo nel dettaglio. “Nella ristrutturazione di villa Pomela che ha avuto luogo tra il 1989 e il 1994-afferma Alberto D’Amore- abbiamo trovato anche dei reperti storici come palle di cannone dell’epoca napoleonica. Il nome Napoleon 1799 l’ho dato al vino alcuni anni fa. Prima si chiamava solo e semplicemente Monferrato Dolcetto Cascina Perpetua.”
“Dopo il reperimento delle palle di cannone ci siamo informati e il presidente del Centro Studi In Novitate-dice Alberto D’Amore- Renzo Piccinini mi ha rivelato che tra la quercia secolare e il piazzale dove i clienti parcheggiano le loro auto c’era stata la cavalleria di Napoleone. Sulla base di queste affermazioni mio padre alcuni anni fa ha deciso di dedicare una etichetta dei nostri vini all’Imperatore francese.”
Alberto D'Amore fornisce quindi alcune informazioni sul vino Napoleon 1799. “Ci troviamo come azienda agricola Perpetua-dice-nel territorio del Cortese di Gavi dove però abbiamo cercato di mettere anche un po’ di rosso. Certamente il vino Napoleon 1799 non è in grado di ottenere alti punteggi fra i grandi vini rossi piemontesi, proprio in considerazione di quanto detto prima. I vitigni rossi che abbiamo piantumato sono: Dolcetto, Merlot e Cabernet. Il Napoleon 1799, a base di uve Dolcetto, ha un colore rosso rubino con aspetti violacei; il profumo è intenso, ma non troppo con qualche nota fruttata. Il suo sapore è asciutto e armonico con un leggero retrogusto amarognolo. Un aspetto quest’ultimo tipico del Dolcetto. E’ un vino la cui gradazione alcolica è di dodici gradi e che permette di essere consumato quotidianamente a tavola ad ogni pasto. Con un invecchiamento consigliato fra i due e i quattro anni.”
“Il Napoleon 1799-aggiunge quindi Alberto D’Amore-è commercializzato principalmente dal nostro albergo e ristorante Villa Pomela. Facciamo una piccola quantità di vini rossi, siamo a 4500 bottiglie di vino all'anno e per il Dolcetto Napoleon produciamo 2.500 bottiglie. Le altre duemila sono di Monferrato D’accordo con vitigni di Cabernet e di Merlot insieme con un passaggio in barrique fra gli otto e i dodici mesi. Tutto il resto della produzione, una produzione massima di 100.000 bottiglie all’anno, è di Cortese di Gavi sia per la base ferma che per quella spumatizzata con il metodo Charmat.”
“Avevamo anche pensato-afferma Alberto D’Amore-di valorizzare storicamente villa Pomela dopo i ritrovi che si erano rinvenuti e abbiamo realizzato alcuni avvenimenti che però non hanno scosso successo. Organizzati da mio padre e da mio zio negli anni Novanta. Una di queste manifestazioni era stata realizzata con il contributo dell’ufficio turistico di Alessandria e Basso Piemonte e un altro con le istituzioni del territorio. Era stato realizzato qualche depliant illustrativo ma niente di più.”
“Io sarei anche disponibile a discutere di progetti di iniziative ma per l’appunto ci deve già essere una idea di quello che si intende fare, ma non posso avanzarla io anche perchè ho priorità lavorative che mi lasciano ben poco tempo a disposizione. Ma non sono affatto contrario a una collaborazione con le associazioni che si occupano della storia napoleonica, una collaborazione che può avere luogo anche con il complesso culturale di Marengo” afferma Alberto d’Amore.
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