Luca Sforzini e il castello di Castellar Ponzano nella battaglia di Marengo

Spinetta Marengo – “Ho portato al Marengo Day la memoria di Don Guasone, prete giacobino che dal Castello di Castellar Ponzano organizzò il guado del fiume Scrivia per le truppe del generale francese Desaix: consentendogli di portare l’aiuto decisivo per la vittoria di Napoleone a Marengo”: così Luca Sforzini, 51 anni, imprenditore ed esperto d’arte lombardo, originario di Casteggio, provincia di Pavia, proprietario del castello di Castellar Ponzano dal 2022.
Luca Sforzini ha partecipato alla manifestazione del Marengo Day tenutasi il 14 dicembre al complesso culturale di Marengo, organizzata da Efrem Bovo, temporary manager della struttura.
Luca Sforzini è un appassionato di storia e si dimostra desideroso di valorizzare quella locale. “Don Guasone-ricorda l’imprenditore lombardo-era un prete giacobino ammiratore dei valori portati dalla Rivoluzione francese. Aveva cominciato negli anni precedenti la battaglia di Marengo ad animare alcuni circoli rivoluzionari, favorevoli alle nuove idee diffuse da Napoleone, in alcuni comuni del territorio. Si ha notizia che furono eretti alberi della libertà. Ma l’impatto decisivo consisteva nel fatto che don Guasone apparteneva alla famiglia proprietaria del castello di Castellar Ponzano, dove abitavano venticinque nuclei familiari comprendendovi anche la villa adiacente.”
“Don Guasone-continua Luca Sforzini-grazie alla sua carica di prete e quindi con la influenza che esercitava sulla gente del posto organizza e consente il guado del fiume Scrivia, quel giorno fra l’altro in piena, con l’utilizzo di qualsiasi tipo di materiale, alle truppe del generale francese Desaix. Guado che ebbe luogo di fronte al castello di Castellar Ponzano e grazie al quale Desaix riesce ad arrivare in tempo alla battaglia di Marengo permettendo a Napoleone di capovolgerne l’esito e di riportare una grande vittoria.”
“Ma importante-afferma Luca Sforzini-è stata anche la battaglia di Novi fra francesi e austro russi tenutasi nel 1799. Dal castello di Castellar Ponzano si può vedere l'intero campo di battaglia di quell’evento.”
Luca Sforzini ha acquistato il castello, la villa e i terreni adiacenti dai discendenti di quel Guasone che tanta parte ebbe nella vicenda di Napoleone. Procedendo a ricomporre proprietà e pertinenze del maniero medievale. “Il primo documento che riguarda il castello – ricorda Luca Sforzini-risale al 1184 e ho ricomposto quello che era stato separato negli anni Settanta e che era stato insieme per molti secoli. Con un castello che è stato costruito su insediamenti romani e prima ancora celtici e liguri dell'epoca pre romana. Personalmente ho commissionato alcuni studi storici.”
Luca Sforzini ha avviato e sta portando avanti anche alcuni lavori di restauro del castello. Tuttavia, senza aspettare la loro conclusione, ha già aperto le porte del castello alla collettività dove ha organizzato incontri e convegni, dibattiti, presentazioni, piccole mostre. “Il castello-afferma l’imprenditore lombardo-nonostante i lavori in atto e non siano utilizzabili alcune stanze, è a disposizione, per quanto possibile, del territorio. Mostre di dipinti non ne abbiamo ancora ospitato in quanto mancano le norme di sicurezza, impianti di allarme e quanto altro, ma certamente appena possibile le terremo.”
A questo punto Luca Sforzini porta alcuni esempi di quanto realizzato nel castello di Castellar Ponzano. “Abbiamo ospitato- afferma infatti- presentazioni di libri, mostre di maglie di calcio storiche da quelle di Maradona e Vialli a quelle della Nazionale per arrivare anche a quelle della «Longobarda» di Oronzo Canà. Abbiamo dato a disposizione la struttura alle società di mutuo soccorso del territorio con rappresentanti giunti dal Piemonte e da parte della Lombardia per effettuare dibattiti su tematiche sanitarie.
Nel castello c’è stato un incontro dell’associazione italiana allenatori di calcio che fra l’altro in quella occasione ha unito le delegazioni di Pavia, Milano e Alessandria. E, anche, vi sono stati ospitati centocinquanta scout che vi hanno dormito con i sacchi a pelo e con il loro sacerdote che ha celebrato la messa nel chiostro nel giardino antistante il castello. Questi sono solo alcuni esempi consentiti dalle attuali disponibilità della struttura ma l’elenco potrebbe essere già adesso molto più lungo.”
“Castellar Ponzano-dice Luca Sforzini- si trova in un territorio di confine che noi immaginiamo come un ponte e non certamente come una barriera. Un luogo di incontro e di contaminazione fra territori .”
Luca Sforzini elogia quindi la squadra attiva al complesso culturale di Marengo e il suo temporary manager Efrem Bovo per le iniziative che sta svolgendo nell’opera di valorizzazione del periodo napoleonico e sui riflessi che hanno in ambito locale. “Un’opera davvero meritoria-afferma il proprietario del castello di Castellar Ponzano-in quanto tende a portare a conoscenza un patrimonio storico direi di portata mondiale e che finora è stato valorizzato solo fino a un certo punto. Mi sembra che l’azione condotta dal complesso culturale di Marengo abbia una importanza oserei dire decisiva in questo senso. Come sempre tutto cammina sulle gambe delle persone e mi sembra giusto e doveroso dire che con l’attuale gestione del complesso culturale di Marengo vengono fatti esattamente i passi che devono essere realizzati. Il complesso culturale di Marengo è forse quanto di più importante esista sul nostro territorio per parlare di Napoleone al mondo intero.”
“Stiamo parlando di qualche cosa che in tutto il mondo, perfino nella lontanissima Australia-conclude Luca Sforzini-è storicamente conosciuto. Avere una tale eccellenza e una tale carta da giocare da un punto di vista turistico è importante saperla valorizzare. Mi pare che il complesso culturale di Marengo e la sua proprietà rappresentata dal consigliere delegato della Provincia di Alessandria, Maurizio Sciaudone si stiano muovendo nella direzione giusta, organizzando e attuando le giuste iniziative. In questo contesto è importante una funzione di coordinamento che spetta alla Provincia di Alessandria.”
Una funzione di coordinamento che la Provincia di Alessandria con il suo presidente Luigi Benzi e il suo vice presidente Vincenzo De Marte hanno mostrato di saper e voler assolvere quando nella giornata del Marengo Day hanno ottenuto la partecipazione anche dell’assessore regionale Enrico Bussalino, del consigliere regionale Marco Protopapa, e di diversi rappresentanti di associazioni, enti pubblici e volontari che hanno a cuore il sito di Marengo.

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