Coldiretti Alessandria: “Epifania: i prodotti del territorio, Made in Italy, in 1 casa su 2 nella tradizionale calza”

Alessandria – Quasi in una casa su due (48%) in Alessandria e provincia sarà appesa la calza della Befana, confermando una tradizione che vede il 6 gennaio come il secondo appuntamento più atteso dai bambini dopo il Natale. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ sulla ricorrenza dell’Epifania che nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale.
A chi sceglie la calza si aggiunge peraltro un altro 7% che fa altri regali. Negli ultimi anni, peraltro, l’abitudine della calza si è estesa anche agli adulti, allungando di fatto al 6 gennaio la “stagione” dei regali, approfittando magari dell’inizio dei saldi. Ma non manca un 23% che non festeggia la Befana, con un ulteriore 26% che dichiara di non avere nessuno a cui fare regali.
Tra quanti festeggiano con doni la Befana è comunque immancabile la tradizionale calza con cioccolate, caramelle e carbone dolce ma con la spinta verso una migliore alimentazione in molte famiglie tornano anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa.
“Considerato che l’appuntamento riguarda soprattutto i più piccoli, il nostro appello – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è quello di evitare di mettere nella calza soprattutto quei dolciumi ultra trasformati il cui consumo rappresenta a lungo andare un pericolo per la salute, indirizzandosi quanto più possibile verso la scelta di prodotti naturali, dai biscotti ai dolcetti fatti con prodotti a Km 0 e magari giocare un po’ aggiungendoci della frutta secca, per la quale è scattato dal 1° gennaio l’obbligo dell’etichetta d’origine”.
“La questione del consumo eccessivo di junk food, grazie anche alle sempre più chiare evidenze scientifiche, viene avvertito come un serio problema in molte case degli italiani. Non a caso – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – secondo un’indagine Coldiretti/Censis l’82% delle famiglie chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, ormai dipendenti da dolciumi ultra trasformati, energy drinks e merendine, con gravissimi danni per il loro sviluppo”.

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