“I Monili di Betania” con “Il Sole Dentro”: a Marengo messaggi di pace e solidarietà sociale
Spinetta Marengo – La festa dell’Epifania a Marengo ha visto una partecipazione attenta ed entusiasta di diverse Associazioni e soprattutto della band The Blues Bears che ha sostenuto con la sua musica i momenti di riflessione sul Mediterraneo culla della nostra cultura. Protagonisti i giovani ospiti di Betania che hanno impreziosito il pomeriggio con il loro laboratorio di arte orafa e i loro manufatti di bigiotteria, realizzati con ceramiche greche e cristalli di Boemia, per onorare la tradizione del regalo e del pensiero ultimo di queste feste nella calza della Befana.
L’incontro pomeridiano, con circa 80 presenze, nell’Auditorium di Marengo ha avuto i saluti, in rappresentanza della Provincia di Alessandria, del Consigliere Delegato Maurizio Sciaudone al quale hanno fatto seguito le testimonianze del Presidente della Cooperativa Marenostrum Michele Piccioni e del collaboratore Faccaro che hanno raccontato del loro impegno in quel di Betania per favorire una migliore prospettiva di futuro ai giovani profughi dei paesi in difficoltà e che attraversano il Mediterraneo.
La partecipazione è stata particolarmente sentita dal Movimento Cristiano Lavoratori, che ha avuto anche un messaggio ben augurale dal Presidente Generale Alfonso Luzzi, con il Presidente Provinciale Piercarlo Fabbio, il Moto Club di Marengo nella persona del Presidente Claudio La Piana e tutto il direttivo e le altre Associazioni che già collaborano con Marengo: Lisondria ades, Tracuoreemente e Sisifo Edizioni.
I monili riposti nella calza, sul momento in compresenza, hanno visto il forziere dei Re Magi consegnare a Il Sole Dentro, Associazione che si occupa del supporto a persone con autismo, questa prima raccolta benefica di 815€ cui faranno seguito le dichiarazioni di interesse e di sostegno giunte da circa una ventina di signore e signori che, pur non essendo presenti, hanno dimostrato l’interesse di far pervenire il loro contributo e assolutamente selezionare poi il manufatto portafortuna realizzato con i vivaci colori delle terre del Mediterraneo.
Le fil rouge è certamente stato portato avanti dal racconto di quelle esperienze che hanno attraversato i paesi africani per raggiungere l’isola di Lampedusa o altre terre. Sono racconti che evidenziano giovani che pur per diverse tradizioni e diverse sensibilità sono alla ricerca di ambienti che li valorizzano. Sentire nel racconto di una giovane che “arrivati sulla banchina del porto italiano, vedere medici, infermieri che ci trattavano come fossimo importanti e come persone che avevano un valore per qualcuno” è stato particolarmente toccante perché, a detta dei partecipanti, uno non si immagina quanta sofferenza ci sia in questi tragitti che sono visti sempre come movimenti migratori carichi di luoghi comuni.
Ognuno vuole essere felice e tutti ne hanno il diritto indipendentemente da dove si è nati questo è il messaggio che nasce da Marengo che quest’anno celebra i 225 anni da quella vittoria che ha iniziato ad affrancare l’Italia dalla oppressione austriaca.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner