201° Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, Laura Coppo: “Avvio d’anno complesso, buoni gli investimenti e la tenuta dei livelli occupazionali”

Alessandria – Lo scenario geopolitico internazionale altamente contrastato influenza l’economia nel trimestre d’inverno. L’avvio dell’anno si annuncia complesso e gli industriali alessandrini esprimono previsioni caute e meno ottimistiche di quelle d’autunno, tuttavia continuano a tenere gli investimenti, l’utilizzo degli impianti e l’occupazione, e permangono moderate le prospettive riferite ai costi delle materie prime, dell’energia e della logistica. E questa tendenza si evidenzia anche a livello nazionale e regionale.
Lo confermano i risultati della 201a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre gennaio-marzo 2025.
I principali indici SOP, che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, sono in netto calo rispetto al precedente trimestre, la redditività è negativa e si contrae, ma la propensione ad investire è sempre buona e cresce, è alto e stabile l’utilizzo degli impianti, e la previsione di ricorso alla cassa integrazione è sempre bassa.
La rilevazione che riguarda i prezzi evidenzia variazioni moderate e nel complesso invariate rispetto al precedente trimestre: il 31% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime (era il 33% lo scorso trimestre), il 30% prevede aumenti per quelli dell’energia (era il 26%) e il 35% per i costi della logistica (era il 31%).
Nel dettaglio la previsione dell’occupazione è positiva a zero (era +3 nell’ultimo trimestre), quella della produzione a scende a –8 (era –1), quella degli ordini totali a –12 (era –3), scende quella degli ordini export a –15 (era –2). Negativa la previsione sulla redditività a
–14 (era –5). La previsione di ricorso alla cassa integrazione è sempre bassa ma risale ed è formulata dal 6% degli imprenditori intervistati (era l’1%) e sono sempre in maggioranza e in questo trimestre anche in aumento all’84% (era il 75%), quelli che prevedono
invariata l’occupazione. Sempre elevata e in crescita la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali che è dichiarata dal 72% degli intervistati (era il 70%), e anche il tasso di utilizzo degli impianti è sempre elevato e stabile al 76% della capacità (era 77%). Il ritardo negli incassi diminuisce ed è segnalato dal 25% degli imprenditori (era il 31%), e ha lavoro per più di un mese il 72% degli intervistati (era il 79%).
I settori produttivi evidenziano andamenti negativi per il metalmeccanico e per la chimica-gomma-plastica, in particolare per l’influenza della gomma-plastica, mentre il settore alimentare, soggetto alla stagionalità, ha una sostanziale neutralità degli indici.
Per il settore dei servizi alle imprese le previsioni sono migliori di quelle complessive: occupazione a +11 (era +7), il livello di attività a +23 (era +11), i nuovi ordini da +7 a +11, export in diminuzione da +13 a +4, e la redditività permane positiva ma si contrae.
Nel raffronto con l’andamento regionale i dati locali sono pressoché allineati, ma si evidenzia per l’alessandrino un minore ricorso alla cassa integrazione.
I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato 107 imprese associate tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 14 gennaio da Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria, e dal Direttore, Renzo Gatti.
“Le tensioni geopolitiche che si riflettono sui mercati internazionali inducono alla cautela – spiega Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria – e i dati della nostra indagine congiunturale sono decisamente non positivi per l’inizio dell’anno.
Le nostre imprese però dimostrano una buona capacità di reazione: riscontri confortanti arrivano dalla previsione di investimenti che è in crescita, dall’alto indice di utilizzo degli impianti e dalla tenuta dell’occupazione il cui saldo, pur scendendo allo zero, non è negativo, con novantadue operatori su cento che ne prevedono la crescita (l’8% del campione) o l’invarianza (l’84%), peraltro in una situazione di partenza di alta occupazione, mentre anche il dato della previsione di ricorso alla cassa integrazione, sebbene i rialzo dall’1% dello scorso trimestre all’attuale 6%, rimane contenuto. Mentre è ancora trainante il ruolo dei servizi alla produzione.
Dobbiamo perciò definire complesso l’inizio d’anno, di certo molto condizionato da un clima di fiducia che si conferma in contrazione, in uno scenario che appare stabilmente complesso a livello geopolitico”.

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