Gli Agricoltori Autonomi Italiani hanno incontrato l’Assessore regionale Paolo Bongioanni
Novara – Nonostante l’incontro con l’assessore all’agricoltura, concordato a Torino da tempo, sia stato spostato all’ultimo minuto nel palazzo della Provincia di Novara, una nutrita delegazione degli Agricoltori Autonomi ha potuto finalmente parlare con Paolo Bongioanni e riferirgli preoccupazioni e difficoltà del comparto agricolo e zootecnico, peraltro note a chi ha le deleghe specifiche.
Nello specifico è stata evidenziata la difficoltà delle aziende più piccole di partecipare ai bandi PSR e concorrere a fondi pubblici per mancanza di liquidità (è richiesto l’anticipo del 100% della somma).
Blue tongue, eccessiva burocrazia (in Lombardia, per esempio, le pratiche vengono evase in molto meno tempo rispetto agli uffici piemontesi) e problematiche legate alla comunicazione delle lavorazioni nei campi, la viticoltura in crisi sono alcuni dei temi trattati, anche a tratti in modo acceso.
E’ stata ribadita l’insoddisfazione anche per come vengono gestiti i fondi stanziati dalla Regione per il sostegno di particolari filiere agricole: “All’agricoltore in testa alla filiera, come al solito, rimane poco e ad avvantaggiarsene sono gli altri componenti della filiera” ha commentato il presidente dell’associazione Agricoltori Autonomi Italiani, Gabriele Ponzano.
In precedenza di Agricoltori Autonomi avevano anticipato all’Assessore un report climatico dettagliato in cui si evince che il 2024 è stato un rarissimo anno anomalo, ragion per cui ci sarebbero i presupposti per chiedere lo “stato di crisi economica” per il settore agricolo.
L’Assessore, dal canto suo, consapevole della difficoltà dell’agricoltura in questo momento storico ha ascoltato le istanze e comunicato le intenzioni di provare a snellire la burocrazia che toglie tempo e risorse agli agricoltori, ribadendo il suo impegno per fare ripartire prima possibile i piani di contenimento dei cinghiali. È stato accordato un tavolo tecnico entro metà febbraio.
In precedenza di Agricoltori Autonomi avevano anticipato all’Assessore un report climatico dettagliato in cui si evince che il 2024 è stato un rarissimo anno anomalo, ragion per cui ci sarebbero i presupposti per chiedere lo “stato di crisi economica” per il settore agricolo.
L’Assessore, dal canto suo, consapevole della difficoltà dell’agricoltura in questo momento storico ha ascoltato le istanze e comunicato le intenzioni di provare a snellire la burocrazia che toglie tempo e risorse agli agricoltori, ribadendo il suo impegno per fare ripartire prima possibile i piani di contenimento dei cinghiali. È stato accordato un tavolo tecnico entro metà febbraio.