Clima, delegazione di Coldiretti Alessandria davanti alla Prefettura di Torino: “In tre anni persi 20 miliardi nei campi a causa delle calamità atmosferiche”

Torino – “Il clima ci rovina”, “Sblocchiamo i pagamenti”, “Assicuriamoci il futuro” sono alcuni degli slogan utilizzati per chiedere risposte concrete e misure urgenti per la gestione del rischio per le imprese agricole.
Negli ultimi tre anni l’agricoltura italiana ha pagato un conto di 20 miliardi tra emergenze climatiche, epidemie e attacchi della fauna selvatica, aumento dei costi legato alle tensioni internazionali, con le imprese agricole sempre più in difficoltà a far fronte all’attività quotidiana di garantire l’approvvigionamento alimentare al Paese.
A denunciarlo Coldiretti Alessandria in occasione della manifestazione organizzata da Coldiretti Piemonte con la presenza di 2000 agricoltori sotto la Prefettura di Torino per sensibilizzare il Governo ad accelerare nell’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio, che proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici si è trovato a dover fronteggiare situazioni mai vissute prima.
Alla manifestazione ha preso parte una numerosa delegazione di Coldiretti Alessandria con il presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco che dal palco hanno ribadito l’urgenza di sensibilizzare il Governo ad accelerare nell’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni e ad agevolare una riforma del sistema della gestione del rischio.
“Basti pensare che il valore assicurato delle produzioni agricole per l’anno 2024 ha raggiunto i 10 miliardi di euro per circa 65 mila imprese agricole – ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Sul territorio provinciale proprio a causa degli sfasamenti climatici il 2024 ha visto colture dimezzate o praticamente azzerate, basti pensare ai cereali, alle nocciole o al pomodoro da industria. Negli ultimi due anni c’è stato un impegno importante da parte del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel garantire risorse aggiuntive per oltre 160 milioni di euro per le assicurazioni e le imprese agricole, così come speriamo voglia essere il risolutore di questo problema che dal 2015 investe il settore. Anche attraverso Agea, e il suo direttore generale Fabio Vitale, ha provveduto al pagamento di oltre 700 milioni di euro nel corso del 2024, ma restano delle situazioni di grave difficoltà”.
Sono ancora bloccati, in particolare, oltre 80 milioni di euro dei pagamenti delle assicurazioni agevolate delle annualità 2022 e 2023, mentre non sono state ancora aperte le domande 2024 per tutte le imprese agricole, bloccate per il rinnovo del sistema informatico. Un problema che rischia di aggravare ulteriormente la situazione, tanto che Coldiretti ha chiesto di aprire subito anche quelle per il 2025 una volta risolto il problema.
Le difficoltà legate ai ritardi sono ormai insostenibili per imprese agricole e i Condifesa coinvolti, che si trovano a dover fronteggiare gravi perdite economiche a causa di eventi atmosferici sempre più estremi e imprevedibili.
“Difficile anche la situazione negli allevamenti dove i pagamenti sono fermi dal 2015 – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – da qui le richieste di Coldiretti di uno sblocco immediato dei pagamenti, per almeno il 70% del dovuto, per dare subito liquidità alle imprese agricole assicurate senza perdere ulteriore tempo”.
Necessari anche il pagamento di Agricat sulla base dei nuovi conteggi rivisti e l’apertura immediata delle domande 2024 e 2025. Per fare ciò serve mettere in piedi una task force in Agea entro il mese di gennaio con la collaborazione dei Caa di coordinamento per la soluzione dei problemi.
Ma è fondamentale anche coinvolgere le regioni per garantire ulteriori risorse economiche per la gestione del rischio: ”Una volta fatto fronte alle emergenze, occorrerà infine lavorare a una profonda riforma delle agevolazioni del sistema assicurativo per l’agricoltura”, ha concluso il Presidente Bianco.

Continua a leggere l'articolo dopo il banner