Valori elevati di Pfas nelle acque di Castellazzo Bormida
Castellazzo Bormida – In base all’indagine “Acque senza veleni”, avviata da Greenpeace Italia e che ha raccolto 260 campioni in 235 città, tra le Regioni più a rischio ci sarebbero Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria. Ma è a Castellazzo Bormida che si sarebbero registrati i valori più elevati in assoluto sulla presenza di TFA, il Pfas più abbondante al mondo, seguito da Ferrara (375,5 nanogrammi per litro) e Novara (372,6 nanogrammi per litro).
I risultati dell’indagine effettuata da Greenpeace Italia mostrano, come reso noto sul web, una “diffusa presenza dei composti inquinanti nelle reti acquedottistiche, con almeno tre campioni positivi per ogni Regione eccezion fatta per la Valle d’Aosta in cui sono stati prelevati solo due campioni. Le maggiori criticità si registrano in quasi tutte le Regioni del Centro-Nord e in Sardegna. Scendendo nel dettaglio a livello regionale, elevati livelli si registrano in Lombardia, ad esempio in molti dei campioni prelevati a Milano, così come quelle di numerosi comuni del Piemonte (Torino, Novara, alcuni comuni dell’alessandrino, ma anche Bussoleno in Valle di Susa), del Veneto (comuni fuori dall’area rossa – zona nota da anni per essere tra le più contaminate d’Europa – come Arzignano, Vicenza, Padova e Rovigo), dell’Emilia-Romagna (Ferrara, Comacchio, Reggio Emilia), della Liguria (Genova, Rapallo, Imperia), della Toscana (Arezzo, Lucca, Prato), della Sardegna (Olbia, Sassari e Cagliari) e Perugia in Umbria” (fonte la nuova ecologia).
Le situazioni più critiche, al netto del numero differente di campioni analizzati per ogni Regione, si registrano in Liguria (8 campioni contaminati su 8 analizzati), Trentino Alto Adige (4/4), Valle d’Aosta (2/2), Veneto (19/20), Emilia Romagna (18/19), Calabria (12/13), Piemonte (26/29), Sardegna (11/13), Marche (10/12) e Toscana (25/31).
Le Regioni in cui, invece, si riscontrano meno campioni contaminati sono, nell’ordine: Abruzzo (3/8), l’unica regione con meno della metà dei campioni positivi alla presenza di Pfas, seguita da Sicilia (9/17) e Puglia (7/13).
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