Clima, Coldiretti Alessandria: “Rivoluzione digitale, da drone concimatore ad app antigelate, ecco le innovazioni salva cibo”
Alessandria – Dal drone concimatore alla piattaforma che avvisa delle gelate via smartphone, fino alle fototrappole per gli insetti dannosi. Sono alcune delle innovazioni per aiutare gli agricoltori a difendere le campagne dagli effetti del clima e i propri bilanci dagli aumenti dei costi di produzione ottimizzando la gestione aziendale.
“Le tensioni internazionali che si riflettono sui principali fattori di produzione, dall’elettricità al gasolio fino ai fertilizzanti, unite agli effetti delle calamità che negli ultimi tre anni sono costate 20 miliardi all’agricoltura italiana, rendono sempre più necessaria la messa in campo di strategie per proteggere le colture e contenere i costi, proprio a partire dalla digitalizzazione dell’agricoltura – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Le nuove tecnologie permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, come l’acqua, grazie a centraline meteo collegate a satelliti, e di migliorare l’efficienza delle operazioni, riducendo i consumi energetici, grazie all’uso di attrezzature di precision farming”.
Un sostegno efficace alla digitalizzazione viene dalle piattaforme, come Demetra, sviluppata sul Portale del Socio Coldiretti, che consente la tenuta on line dell’azienda agricola a distanza, anche dallo smartphone. Un sistema che consente di gestire gli adempimenti burocratici, come il quaderno di campagna, compilabile direttamente dal campo, o il fascicolo aziendale, ma anche capace di garantire la lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico. Demetra prevede degli appositi alert per avvisare gli agricoltori dei rischi legati a temperature e stato delle riserve idriche.
Come, ad esempio, l’utilizzo dei droni Agras per la distribuzione aerea mirata di fertilizzanti e fitosanitari, riducendo i consumi e migliorando la produzione grazie alle soluzioni agricole digitali basate sui dati. Ma ci sono anche i Mavic che permettono di ricostruire mappe di frutteti ad alta risoluzione per analizzare la fotosintesi, la traspirazione delle piante e lo stato del terreno, fornendo agli agricoltori dati chiari per una gestione agricola più accurata e identificando automaticamente il numero di alberi.
Oppure la stazione meteo Meteosense 4.0 è una tecnologia 100% italiana. Acquisisce i dati di pioggia e umidità del suolo ogni 15 minuti e li trasmette automaticamente alla piattaforma informatica aziendale. Ma ci sono anche le fototrappole Trapview capaci di prevedere l’andamento degli attacchi dei parassiti e di simulare diversi scenari di misure di protezione delle piante.
“Una vera e propria rivoluzione che avrà un impatto potenzialmente significativo anche dal punto di vista occupazionale – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Nei prossimi anni saranno necessarie almeno cinquemila nuove posizioni lavorative per accompagnare la digitalizzazione del settore agricolo. Oltre l’89% degli italiani ritiene prioritaria la realizzazione di investimenti pubblici con particolare attenzione a quelli per finanziare nuove tecnologie, inclusa l’Ai, specificamente orientati a potenziare l’agricoltura italiana, considerata un settore vitale. Entro il 2030 un’azienda agricola su cinque adotterà strumenti di gestione direttamente basati su questo sistema. Un uso positivo e importante dell’intelligenza artificiale che mette stavolta d’accordo la stragrande maggioranza dei cittadini”.
L’intelligenza artificiale può costituire una risorsa preziosa per l’economia nazionale, purché si tenga sempre conto dei suoi limiti e degli aspetti etici legati al suo utilizzo, evitando che essa soppianti il ruolo centrale dell’essere umano, sacrificato in nome di un dominio tecnologico incontrollato.
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