Top 16 di Basketball Champions League: Bertram ad Atene per sfidare l’AEK e il suo blasone

Tortona – Secondo impegno e seconda trasferta nelle Top 16 di Basketball Champions League per la Bertram Derthona Tortona. La squadra bianconera è attesa dalla sfida di domani, martedì 4 febbraio, alle ore 18:30 italiane contro l’AEK Betsson Atene alla SUNEL Arena, impianto da novemila posti ad Ano Liosia, sobborgo a nord-est del centro della metropoli greca. Per Tortona è la seconda volta in stagione ad Atene dopo il blitz vincente di metà gennaio con il Peristeri per il decisivo 2-0 nella serie di Play-In.
Stavolta si va a caccia del primo successo nel Girone I dopo la sconfitta allo sprint nell’esordio a Würzburg, mentre gli ateniesi cercano viceversa la seconda affermazione di fila in casa dopo essersi aggiudicati il derby con l’altra formazione greca del gruppo, il Promitheas Patrasso, battuto largamente per 97-76 con 21 punti e 8 assist del 27enne play americano Hunter Hale, capocannoniere in BCL con 15.7 punti di una squadra che tira bene da tre (quarta tra le 32 squadre di Champions con il 39.2%) e in generale dal campo (quinta con il 48.7% complessivo).
La sfida di Atene mette di fronte alla Bertram il club più blasonato a livello europeo affrontato in queste prime due annate di BCL. Oltre ad 8 titoli nazionali e a 5 coppe greche (l’ultima nel 2020), l’AEK vanta il trionfo nella Champions League del 2017/18 seguito l’anno dopo dalla Coppa Intercontinentale e, tornando indietro nel tempo, una Coppa delle Coppe e una Saporta Cup, senza dimenticare la finale raggiunta nel 1998 nell’allora Coppa dei Campioni e persa contro la Virtus Bologna. Alle Top 16 i gialloneri ci sono arrivati vincendo il girone della prima fase con un bilancio di 4-2, davanti a Telekom Bonn, Maccabi Ramat Gan e VEF Riga, mentre in campionato occupano la terza piazza della classifica dietro le irraggiungibili superpotenze Panathinaikos e Olympiacos, con un record di 9 successi in 17 partite comprensivo della vincente volata di sabato scorso in casa del fanalino di coda Kolossos Rodi, battuto 86-85 con un canestro a 18” dalla fine dell’ex-Trento Prentiss Hubb, una delle tre vecchie conoscenze della Serie A insieme al veterano ex-Milano Mindaugas Kuzminskas (miglior marcatore dei suoi in campionato con 14.4 punti di media) e al 2.08 Grant Golden, l’anno scorso a Cremona. Anche in panchina c’è un pezzo ulteriore d’Italia, visto che il 72enne coach serbo-greco Dragan Sakota si è portato con sé dall’esperienza della passata stagione a Brindisi l’assistente Andrea Vicenzutto.
Arturs Strautins non è partito per Atene in attesa dell’esito degli esami strumentali al ginocchio destro, disposti dallo staff medico a seguito del trauma distorsivo rimediato nel corso dell’ultima partita a Trieste.
La gara sarà trasmessa in diretta streaming su DAZN.
“C’è un certo fascino ad affrontare l’AEK, pensare a chi è passato di lì, al fatto che Tortona non era ancora sulla mappa d’Europa quando nell’AEK giocavano giocatori come Nikos Zizis, tanto per dirne uno, e invece adesso possiamo competerci contro – dice l’assistant coach Iacopo Squarcina – sarà emozionante poter giocare una gara così, anche in un periodo difficile per noi, ma è proprio in queste fasi che bisogna tenere la barra dritta, giocare insieme, fare scelte semplici senza voler strafare e senza pensare di risolverla da soli. Sarà importante fare una difesa in più, prendere un rimbalzo in più, afferrare una palla vagante in più, tutte quelle piccole cose che possano indirizzare il match dalla nostra parte. Come detto, è prestigioso sfidare l’AEK ma va affrontato senza timore reverenziale, anzi con la consapevolezza che noi dobbiamo andare lì e vincere. Punto. Come tutte le trasferte è già problematica di suo, nel senso che bisogna essere bravi ad affrontare il viaggio e una serie di partite consecutive unite agli spostamenti. Pertanto una delle cose che dovremo riuscire ad attuare è non farci sopraffare dalla stanchezza e trovare anzi gli stimoli mentali per rimanere sul pezzo anche nei momenti difficili, un fatto non scontato. Quindi, l’aspetto mentale sarà un aspetto- chiave per impattare bene la partita e dare poi la zampata al momento decisivo”.

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