Truffa un’anziana e le ruba 5.000 euro: interviene un vicino assieme ai Carabinieri che arrestano la ladra mentre tenta la fuga

Valenza – Una chiamata dalla Centrale Operativa di Alessandria sulla radio della pattuglia della locale Stazione: è in corso una truffa a un’anziana.
Mancano pochi minuti alle sette di sera, i Carabinieri arrivano rapidamente, notano la vittima insieme a due persone nel cortile del condominio. C’è concitazione, un uomo tiene chiuso il cancello che dà sull’esterno mentre una donna tenta invano di aprirlo. L’anziana vittima, 87enne, le urla contro. I Carabinieri intervengono e scoprono che la donna che cerca di uscire dal cancello è la truffatrice, in fuga dopo essersi introdotta con l’inganno nell’abitazione della vittima, dove ha tentato di rubare denaro e gioielli.
Nella confusione che non accenna a placarsi, i Carabinieri si fanno raccontare l’accaduto. L’anziana è stata contattata sul telefono di casa da un sedicente “Maresciallo dei Carabinieri” che la informa dell’arresto del figlio a seguito di un incidente e della necessità di pagare per liberarlo.
Non c’è dubbio: si tratta dell’ennesima truffa messa in atto con una delle tecniche più rodate e assolutamente fantasiose, dato che è assolutamente impossibile che le forze dell’ordine o chicchessia possano chiedere il pagamento di una cauzione per liberare un arrestato.
La 45enne cerca di giustificarsi, dice che le è stato ordinato di presentarsi dall’anziana per ritirare del denaro. I Carabinieri la accompagnano in caserma, la perquisiscono, le trovano e sequestrano un cellulare da cui emerge una chat in cui l’interlocutore le scrive di recarsi dalla vittima spacciandosi per un assistente del Tribunale e le invia una foto dell’abitazione.
Dal racconto dell’anziana emerge che le telefonate sono state diverse, da un sedicente “Maresciallo dei Carabinieri” e da un sedicente “Avvocato”, che le chiedono soldi per evitare il carcere al figlio arrestato. La vittima raccoglie 5.000 euro e li mette in una busta. Nel frattempo, arrivano a casa la figlia e la nipote. Anche loro interagiscono al telefono con i truffatori, che le invitano a raggiungerli, con lo scopo di lasciare sola l’anziana. Riescono a raggirare anche loro. Arriva quindi la 45enne, citofona, riesce a entrare nell’appartamento e si fa consegnare la busta con il denaro. Non è finita. C’è un secondo ordine. La 45enne deve tornare dalla vittima che la aspetta in un altro appartamento al piano sottostante, dove è presente una cassaforte. Si fa consegnare le chiavi dall’87enne, la apre e tenta di agguantare i gioielli, ma l’anziana si oppone e la allontana. La situazione si infiamma. Le grida mettono in allarme un vicino di casa, che telefona al figlio dell’anziana, il quale chiama il 112. Il vicino nota la 45enne uscire dall’appartamento, capisce cosa stia accadendo, blocca il cancello esterno dello stabile, impedendole di scappare. La vittima raggiunge la truffatrice e riesce a riprendersi la busta con i soldi, proprio mentre arrivano i Carabinieri. Per la 45enne non c’è scampo, viene arrestata e portata in carcere. Dovrà rispondere di truffa. È caccia ai complici.

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