Lega su sciopero Amag: “Al fianco di sindacati e lavoratori: ad Alessandria situazione drammatica”

Alessandria – “Alessandria sta vivendo in questi giorni in una dimensione surreale: sindacati e lavoratori del Gruppo AMAG scioperano e presidiano il comune di Alessandria per contestare le scelte, e le non scelte, del sindaco Abonante e della sua giunta, e il primo cittadino imperturbabile replica: ‘Fate bene a scioperare, stiamo uniti, e facciamo fronte comune’. Giorgio, ma lo hai capito o no che lo sciopero è contro di te?”.
Così Alessandro Rolando, segretario cittadino della Lega, commenta la situazione: “Non si tratta di essere elettore della Lega, o di centro destra. In queste ore sono tutti gli alessandrini a sorridere, ma anche ad esprimere perplessità e preoccupazione. A cominciare naturalmente dai dipendenti del Gruppo Amag, che da due anni a questa parte chiedono al sindaco Abonante e alla sua giunta garanzie sul futuro, e ricevono in cambio fumose promesse scritte sulla sabbia, mentre nella realtà di va verso la svendita degli asset, e la liquidazione della multiutility pubblica di Alessandria, e di molte altre municipalità. Una scelta a cui la Lega si oppone da sempre con forza e trasparenza”.
“Il sindaco Abonante – continua il segretario cittadino della Lega – per non affrontare le questioni concrete poste sul tappeto dai sindacati e dai lavoratori (mancanza di un piano industriale, management Amag inadeguate, società di consulenza fuori controllo, che per due anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo in azienda) confonde volontariamente le acque, parlando di un’altra questione, assolutamente importante, ma che non era l’oggetto dello sciopero: ossia il tema della gestione del ciclo idrico integrato. Anche lì, peraltro, è in corso una partita delicatissima e decisiva, in cui la Lega si distingue per la sua coerenza: diciamo no alla privatizzazione dell’acqua, senza se e senza ma. Come deciso peraltro dagli italiani con un referendum del 2011. Mentre il Partito Democratico in queste settimane pare impegnato in una ‘guerra per bande’, novesi contro alessandrini, che dovrebbe far riflettere i suoi elettori.
Il consigliere provinciale Giacomo Perocchio, nella sua veste di Presidente dell’Egato6, sta lavorando con grande professionalità, in sintonia con i sindaci del territorio, per arrivare ad una soluzione gestionale in house, ossia assolutamente pubblica, che sia in linea con le indicazioni fornite dal Ministero e da Arera, e che al contempo consenta a tutti i soggetti in campo di non perdere i fondi PNRR fondamentali per il rifacimento degli acquedotti, e garantisca la piena occupazione degli attuali addetti del settore idrico”.  
Rolando torna poi sulle vicende Amag: “La realtà è sotto gli occhi di tutti: da settembre 2022 ad oggi ai vertici del gruppo si sono alternati tanti, diremmo anche troppi, manager e consulenti, tutti scelti dal sindaco Abonante e dai suoi collaboratori. Qualcuno addirittura è stato ‘paracadutato’ ad Alessandria per qualche mese, ha svolto il compito per cui era venuto e se ne è andato. Per non dire della mancanza in azienda, nuovamente, di un responsabile del controllo legalità. Il risultato è evidente: rottamati progetti innovativi come la smart city e le comunità energetiche, null’altro è stato messo in campo, e il Gruppo Amag è apparsa via via sempre più una nave alla deriva, o forse lasciata galleggiare al largo, con il chiaro obiettivo di arrivare alla svendita dei principali asset: reti del gas e dell’acqua, e raccolta e smaltimento rifiuti. Hanno ragione da vendere sindacati e lavoratori ad essere preoccupati, e ci preoccupa non poco la strategia ‘situazionista’ del sindaco di Alessandria, che pensa a come ‘tirare a campare’, ribaltando la narrazione della realtà. Da un lato Abonante attribuisce la responsabilità del caos Amag alla gestione del centro destra (ma chiunque abbia la minima conoscenza dei fatti sa bene come sono andate le cose), dall’altro, come fa sistematicamente da quasi tre anni, ‘evoca’ e invoca l’aiuto dei parlamentari del territorio, ossia dell’on. Molinari. Che dal 2018 ad oggi è più volte intervenuto in maniera risolutiva a sostegno di Alessandria (ci sono in cassa quasi 40 milioni di euro per il nuovo Ponte Bormida: cosa aspettiamo a partire?), ma non può certamente farsi carico di scelte gestionali ed errori del centro sinistra. Il sindaco di Alessandria, fino alle prossime elezioni almeno, è lei caro Abonante: a lei spetta l’onore e l’onere di guidare l’amministrazione comune e la città, e di trovare soluzioni efficaci, anziché piangere lacrime di coccodrillo, dichiarandosi al fianco di chi sciopera contro le sue decisioni”.

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