Derthona, cosa va e cosa non va

Due mesi e mezzo alla conclusione della regular season possono essere tanti, ma anche pochi. Insomma, senza alcun dubbio, dipende dai punti di vista. Con quest’analisi, forse un po’ troppo generica, si può iniziare a dare uno sguardo su e di quella che è la stagione di Serie A di basket. Un campionato ormai entrato in quello che può essere definito il suo rush finale. Osservando con attenzione la classifica, che non può che essere il punto di partenza di una riflessione più approfondita, la sensazione sembra essere un po’ sempre la stessa da un po’ di tempo: al di là delle differenze, che stanno via via venendo fuori, soprattutto nella top five, che diverrà fondamentale negli accoppiamenti per i play-off, ci sono ben dieci squadre che possono ambire a un posto nella corsa scudetto. Tra queste spicca sicuramente Derthona, per quanto i piemontesi stiano vivendo un periodo di leggero calo, in primis dal punto di vista dei risultati. Ma che cosa sta succedendo?

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Da Brescia a Brescia: potrebbe davvero racchiudersi tutto qui, in una sorta di vero e proprio ciclo di partite e cerchio che va inevitabilmente a chiudersi. Infatti era metà gennaio quando gli uomini di De Raffaele hanno espugnato il parquet dei lombardi, con un 40% nel tiro da tre che ha fatto la differenza in una una vittoria che avrebbe potuto la vera e propria svolta. Ma ecco che, circa un mese dopo, è arrivato, contro lo stesso avversario, il ko nei quarti di finale di Coppa Italia. Sette punti di distacco però dimostrano che la sfida è stata apertissima e lo è stata fino alla fine. A mancare dunque è stato il killer instinct, o meglio, quella concretezza e capacità di chiudere i conti e i discorsi. Ed è proprio questo ad accomunare molte sconfitte, come quella contro l’AEK in Champions. Insomma, come se, quasi improvvisamente, la luce si spegnesse.

Al di là della netta superiorità dimostrata da Bologna, che resta la favorita numero uno della Serie A1 di basket assieme a Milano, anche se occorrerà fare attenzione a Trento, e non solo per la vittoria in Coppa Italia, ma anche per la continuità da realtà consolidata che sta dimostrando, la sensazione che è Derthona possa e sappia davvero giocarsela con tutti. Tra l’altro, in più di un’occasione, i piemontesi hanno dimostrato di esser a dir poco duri a morire, risorgendo e venendo fuori da momenti bui.

Parlando di singoli a chi si può affidare per riprendere la corsa play-off e consolidarsi nella top eight della Serie A di basket? Il nome non può che essere solo e soltanto uno, ossia quello di  Justin Gorham. Ed è come tornare a quel cerchio che si chiude, di cui si è parlato sopra. E questo perché è stato proprio il 26enne statunitense a esser il trascinatore nel successo in campionato contro in Brescia, con 21 punti e 26 di valutazione. Occhio però anche a Kamagate, fondamentale con i suoi rimbalzi offensivi, essendo tra l’altro uno dei migliori in questa statistica,  e a Vital, maestro nella palle recuperate. Ma a contare è la squadra, che, con la mano del coach, dovrà ritrovare compattezza e concretezza. Ma l’ottimismo c’è.