Alessandria: la giunta Abonante ha paura dei giornalisti

Alessandria. Ormai abbiamo capito, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l’unica logica che guida la “linea politica” dell’amministrazione Abonante e delle sue partecipate è quella di spillare più quattrini possibile dalle tasche degli alessandrini, tacitando al contempo ogni possibile critica.
Rientra in questa(il)logica la decisione di Amag Ambiente, che ha decretato da oggi, 1 marzo, la fine ad Alessandria dei permessi per la sosta in zona blu. Giustificata, citiamo testualmente, dal “il mancato introito connesso alle concessioni”.
Lo scaricabarile ovviamente è già iniziato: la responsabilità è sempre di qualcun altro, il Sindaco non c’era e se c’era (ma sappiamo che capita di rado) non ne sapeva nulla.
Colpa del Governo Meloni? Ovvio. Da Palazzo Rosso fanno sapere che l’articolo 23 della legge 177 del 2024   prevede “che sia il Ministero dei Trasporti a decretare aree e categorie professionali esentate dalle soste a pagamento”.
Peccato che in qualunque comune d’Italia ci sia un’amministrazione anche minimamente efficiente si provvede per tempo ad individuare le categorie che per le loro peculiarità hanno diritto a parcheggiare ovunque liberamente.
E, tra queste, ovviamente i giornalisti non mancano mai.
Nella nostra isola felice, però, fino al 28.02.2025 le categorie interessate dal rilascio dei vecchi permessi hanno continuato a gira con autorizzazioni datate 2023, senza che in tutto questo tempo l’Amministrazione Comunale di Alessandria sia stata capace di risolvere i problemi (se c’erano) di eccessiva proliferazione degli stessi.
E senza mai affrontare in maniera concreta il problema, senza mai fare una proposta operativa o ascoltare gli interessati.
Alla fine si è deciso, come sempre, di non decidere con un’operazione fintamente egualitaria, ma realmente verticistica e intollerante e, per quel che riguarda la stampa, liberticida.
Nonché pretestuosamente infondata: di fronte alle voragini del debito di Amag Mobilità, dalla fine dei permessi in zona blu si ricaverà solo una goccia nel mare.
Deve essere chiaro che quello dei giornalisti non è un lavoro come gli altri: è un servizio pubblico che non può essere imbavagliato e limitato nella sua mobilità, ma deve essere agevolato in ogni modo per garantirne operatività e trasparenza.
Tutti fattori evidentemente troppo imbarazzanti e pericolosi per chi amministra Alessandria.
Con questa decisione si finge di prendere due piccioni con una fava: portare a casa qualche soldo in più e ostacolare il libero esercizio della professione giornalistica, nei cui confronti (anche di quella potenzialmente amica o meno ostile) il sindaco Abonante ha dato molto spesso segni di insofferenza e intolleranza.
Operazione destinata a fallire: più cercheranno di ostacolarci, più denunceremo il malgoverno di Alessandria!

Continua a leggere l'articolo dopo il banner