“Il Moncalvo e la sua bottega – Una mostra diffusa”: da sabato 8 marzo visite guidate gratuite a Palatium Vetus

Alessandria Il Moncalvo e la sua bottega. Movimento e sentimento nella Controriforma è il titolo della mostra che si inaugura venerdì 7 marzo prossimo a Palatium Vetus, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo e la Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell’Alessandrino. La realizzazione operativa è a cura di Palazzo del Governatore Srl.
La cura, l’organizzazione e l’allestimento sono di Mariateresa Cairo, Vittoria Oneto e Liliana Rey Varela.
La mostra intende – a distanza di 400 anni dalla morte – rendere omaggio a Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (Montabone 1568 – Moncalvo 1625), pittore piemontese di fama internazionale, uno dei protagonisti del tardo Cinquecento e dell’inizio del Seicento piemontese.
Quaranta le opere esposte, alcune assolutamente inedite, tra cui olii su tavola, olii su tela, affreschi staccati (Nascita della Vergine) e disegni a testimonianza della versatilità e abilità del pittore nelle differenti tecniche esecutive; parte provenienti direttamente dalla collezione d’arte della Fondazione (come le due preziose tavolette con il Riposo durante la fuga in Egitto e l’Assunzione della Vergine) e parte da chiese delle Diocesi di Alessandria, Casale, Tortona, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo e da collezionisti privati.
“Questa mostra – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano – ha un duplice obiettivo: celebrare un grande artista alessandrino in occasione dei 400 anni dalla morte e valorizzarne l’opera non sempre sufficientemente apprezzata. La Fondazione possiede 11 dipinti del Moncalvo che metterà a disposizione del pubblico insieme alle opere provenienti da altre località della provincia di Alessandria e anche da quella di Cuneo e, grazie alle più moderne tecnologie, predisporrà una mappa multimediale per permettere agli utenti di conoscere i luoghi di collocazione dei diversi dipinti attraverso un itinerario che spazia anche fuori provincia. Ancora una volta, Palatium Vetus si pone come centro propulsore di cultura promuovendo la frequentazione di un patrimonio diffuso sul territorio. Inoltre, grazie ai nostri partner, la Soprintendenza e la Consulta, è stato possibile attivare anche interventi di manutenzione e conservazione su diverse opere di grande pregio.

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IL PERCORSO DELLA MOSTRA
La mostra si articola seguendo i passaggi fondamentali nella vita del pittore sul territorio piemontese, in particolare quello alessandrino; si evidenzia il rapporto con la sua bottega e con la figlia Orsola Maddalena, le loro similitudini e le loro differenze. Si affronta, nel percorso espositivo, la diversa periodizzazione delle opere e il conseguente mutamento di stile, uso del colore e delle forme nell’espressione della sua pittura. Due esempi emblematici che si possono confrontare sono il dipinto raffigurante Tobiolo e l’Angelo proveniente dalla cattedrale di Alessandria, opera precoce della sua carriera, e Tobiolo e l’Angelo proveniente dalla cattedrale di Tortona, realizzato al termine della sua vita. Interessanti sono la Natività di San Giovanni Battista proveniente dall’oratorio di Casalcermelli, tela caratterizzata da numerosi personaggi e ricca di simboli e la Natività della Vergine proveniente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo affresco su tela che dialoga con un bel disegno di collezione privata.

In mostra si trova anche una sezione dedicata a Orsola e ai suoi dipinti e a opere di collaborazione fra l’artista e la figlia come la maestosa Annunciazione della Cattedrale di Alessandria o l’Adorazione dei pastori proveniente dalla chiesa di San Siro a San Salvatore Monferrato.
Data la dimensione delle tele, le opere saranno allestite su due piani, oltre allo spazio espositivo del broletto inferiore verranno allestite altre sale del piano superiore di Palatium Vetus. La mostra diventerà dunque parte integrante e aggiuntiva alla visita ordinaria e al percorso dell’esposizione permanente.

LA CONTRORIFORMA
La mostra dedica un focus speciale al ruolo del pittore come diffusore dei principi della Controriforma; infatti, il Moncalvo si presenta come il pittore per antonomasia dei dettati postridentini: i suoi dipinti, lontani delle complessità formali e iconografiche del Manierismo, presentano un nuovo linguaggio familiare caratterizzato dalla rappresentazione di sentimenti primari per avvicinare i contemplatori alla fede, seguendo fedelmente le richieste dei teorici dell’arte della Controriforma (Paleotti, Borromeo).

L’importanza della poetica di Guglielmo Caccia è espressa attraverso il movimento delle figure femminili, le Sante, le Immacolate Concezioni, i biondi putti, gli angeli maestosi a cui si lega il sentimento che coinvolgeva i fedeli dell’epoca e conquista l’animo dell’osservatore contemporaneo. 

I RESTAURI
In occasione della mostra sono stati restaurati alcuni dipinti che versavano in precarie condizioni conservative Tobiolo e l’Angelo, di proprietà della Diocesi di Alessandria e l’Assunzione della Vergine di Castelletto Monferrato di proprietà della Diocesi di Casale Monferrato; quest’ultima sarà presentata al pubblico al termine del restauro durante il periodo di durata della mostra. Gli interventi di restauro sono avvenuti grazie al sostegno della Consulta per i Beni artistici dell’alessandrino e con i contributi della Fondazione stessa. 

IL SITO
A questa mostra e parte integrante della stessa si aggiunge la creazione di un sito in divenire dove verranno inserite le fotografie dei dipinti più significativi dell’artista dando una maggiore visibilità a quelli presenti sul territorio alessandrino e saranno accompagnati da una breve scheda esplicativa nella quale appariranno le notizie fondamentali delle opere. L’intento di questo sito è di rendere fruibili ad un maggior numero possibile di persone le opere del Moncalvo valorizzandole anche attraverso dei percorsi e degli itinerari personali che gli utenti si potranno creare per visitare il Monferrato e potendo localizzare sulla mappa interattiva le opere stesse. Utilizzare un sistema moderno e attuale, alla portata di tutti, è un modo per avvicinare il maggior numero di utenti possibile, soprattutto i giovani, alla conoscenza di un artista attivo fra il Cinquecento ed il Seicento nella nostra zona.