Davide Enia in scena al Teatro Alessandrino il 15 marzo con “L’Abisso”
Alessandria – Un racconto urgente, profondo e attuale per affrontare l’indicibile tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo.
Davide Enia mette in scena, sabato 15 marzo alle 21 al Teatro Alessandrino, “L’Abisso” spettacolo tratto dal suo romanzo “Appunti per un naufragio”, l’epopea di eroi odierni, tra vita e morte, che diventa metafora di un naufragio individuale e collettivo.
La pièce teatrale, che si avvale delle musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri è una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.
“Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari. Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Rispetto al materiale che avevo precedentemente studiato, in quello che stavo reperendo di persona c’era una netta differenza: durante i nostri incontri si parlava in dialetto. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli. In più, ero in grado di comprendere i silenzi tra le sillabe, il vuoto improvviso che frantumava la frase consegnando il senso a una oltranza indicibile. In questa assenza di parole, in fondo, ci sono cresciuto. Nel Sud, lo sguardo e il gesto sono narrativi e, in Sicilia, «‘a megghiu parola è chìdda ca ‘un si dice», la miglior parola è quella che non si pronuncia.”
Ne L’Abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.
Quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto. E sta cambiando da più di un quarto di secolo.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2018 come coproduzione del Teatro di Roma, Accademia Perduta Romagna Teatri, Teatro Biondo di Palermo.
I biglietti per lo spettacolo si possono acquistare anche on-line su www.teatroalessandrino.it e www.ticketone.it.
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