Anche Lu alle Giornate FAI di primavera 2025 con il Complesso museale di San Giacomo e la chiesa di San Nazario

Lu Monferrato – Quest’anno anche Lu partecipa alle Giornate FAI di Primavera 2025, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, promosso sul territorio dalla Delegazione FAI di Casale Monferrato e dal Gruppo Terre di Aleramo.
Sabato 22 marzo, dalle 14.30 alle 18 e domenica 23 marzo per tutto il giorno (10-12.30/14.30-18) sarà possibile visitare il Complesso museale di San Giacomo e la chiesa di San Nazario con visita guidata a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto “Cellini” di Valenza.
Cosa vedere:
MUSEO SAN GIACOMO – Museo di arte sacra e del territorio fondato e gestito dall’Associazione Culturale San Giacomo di Lu nel 2008, in cui si conservano il famoso dipinto dei Canonici (1748) di Pietro Francesco Guala, tele della pittrice Orsola Maddalena Caccia (1596-1676) e di altri artisti, la collezione dedicata al luese Luigi Onetti (1876-1968) e molti oggetti come sculture lignee, argenti, paramenti sacri, reliquiari e ricordi di vita legati alla storia del borgo e del Monferrato.
CHIESA DI SAN GIACOMO – Documentata già dall’inizio del XIII secolo in prossimità della cinta muraria del borgo, la chiesa fu ricostruita nelle forme architettoniche attuali tra il 1568 e gli inizi del Seicento. Suddivisa in tre navate, fu abbellita nel corso della seconda metà del XVIII secolo con la bella facciata barocca in cotto (poi rivestita ad intonaco) e internamente con le raffinate decorazioni, sia pittoriche che a stucco, che fanno da cornice al dipinto raffigurante il Martirio di San Giacomo (1777) del pittore luganese Giuseppe Antonio Maria Torricelli conservato nell’abside.
CHIESA DI SAN NAZARIO – Costruita nel XII secolo a ridosso del “castrum” luese è la chiesa più elegante del borgo. Dalla facciata barocca si accede all’interno, diviso in tre navate, rinnovato in stile neogotico all’inizio del Novecento dal pittore alessandrino Rodolfo Gambini (1855-1928).
Conserva la cappella gentilizia che fu di patronato della famiglia Bobba – signori di Lu dal 1448 per concessione di Giovanni IV Paleologo (1412-1464) Marchese del Monferrato – in origine dedicata alla Concezione di Maria Vergine, e gli arredi in marmo (altare maggiore, balaustra e acquasantiere) opera del 1724 dei lapicidi Pelagatta e Buzzi di Viggiù.
Sarà una grande festa, all’insegna di arte, cultura e natura che quest’anno coincide con il cinquantenario della nascita del FAI. Un traguardo importante, che verrà celebrato con l’apertura di 750 luoghi speciali, da nord a sud della Penisola.
Il Complesso Museale di San Giacomo partecipa inoltre al Censimento dei Luoghi del Cuore FAI, il programma nazionale per valorizzare i luoghi italiani da non dimenticare.
Per votare il museo visitare il sito www.iluoghidelcuore.it per aiutare a farlo crescere e a continuare nell’attività di valorizzazione e promozione del territorio già in corso ormai da più di 15 anni.

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