PFAS: presentati ad Alessandria i reclutamenti per i progetti H2020-SCENARIOS e Biomonitoraggio Regione Piemonte

Alessandria – Sono stati presentati oggi, durante una conferenza stampa ad Alessandria, i prossimi importanti impegni per la salvaguardia della salute dei cittadini residenti nell’area circostante il polo chimico di Spinetta Marengo: «L’attenzione verso i PFAS continua incessante e la presentazione di oggi ne è la dimostrazione: proprio in questi giorni, infatti, entreranno nel vivo due importanti progetti che permetteranno non solo una presa in carico puntuale e duratura, ma anche di poter perfezionare nuovi metodi per identificare e quantificare i PFAS» ha spiegato in apertura l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi.
Marinella Bertolotti, del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) AOU AL – ASL AL, Francesco Dondero, del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Alessandria di UPO, e Giorgio Laguzzi, Assessore all’Ambiente della Città di Alessandria, hanno presentato una delle tre fasi di dimostrazione del progetto del Green Deal europeo SCENARIOS: Strategies for health protection, pollution Control and Elimination of Next generAtion RefractIve Organic chemicals from the Soil, vadose zone and water.
SCENARIOS è un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma HORIZON 2020 – Azione 8.1 Zero Pollution Ambition che coinvolge 19 partner da 11 paesi. Coordinato dal DiSIT dell’Università del Piemonte Orientale, sotto la guida del professor Francesco Dondero, il progetto si propone di sviluppare nuove metodologie per la caratterizzazione, il monitoraggio, la bonifica e la riduzione dell’impatto ambientale dei PFAS.
«Tra gli obiettivi principali di SCENARIOS vi è l’identificazione e quantificazione dei PFAS nell’ambiente e nell’uomo, attraverso metodologie innovative che possano migliorare le conoscenze sulla loro pervasività e distribuzione. In particolare, questa fase dimostrativa del progetto prevede il coinvolgimento di 300 soggetti residenti nel comune di Alessandria, selezionati casualmente in tre fasce territoriali e l’analisi dei PFAS all’interno dei fluidi biologici, come già effettuato nella popolazione di Montecastello e Frugarolo» ha sottolineato Francesco Dondero.
Le tre fasce saranno:
100 residenti entro un raggio di 3 km dal Polo Chimico di Spinetta Marengo
100 residenti tra 3 e 6 km dal Polo Chimico
100 residenti oltre 6 km, fino a comprendere l’intero territorio comunale.
Ai partecipanti, suddivisi per età e genere, saranno richiesti campioni di sangue, urine e di acqua potabile proveniente dalle loro abitazioni: parte di questi campioni biologici e gli interi campioni di acqua serviranno per ottimizzare e consolidare metodiche avanzate sviluppate da UPO, tra cui spettrometria di massa ad alta risoluzione (HRAM-MS) ma anche approcci spettroscopici e sensoristici alternativi , al fine di identificare e quantificare i PFAS in modo rapido e conveniente; un’altra parte dei campioni servirà invece per l’effettuazione gratuita di specifici esami di laboratorio come colesterolo, glicemia e ormoni tiroidei, ovvero parametri biochimico-clinici che la letteratura scientifica suggerisce di monitorare nell’eventualità di possibile esposizione ai PFAS. Parte dei campioni, infine, verrà conservata all’interno del Biorepository della Biobanca del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) per scopi di ricerca e futuri studi.
I referti degli esami di laboratorio verranno consegnati ai soggetti partecipanti con raccomandazione di discuterne con il proprio Medico di Medicina Generale, mentre i risultati relativi all’eventuale presenza di PFAS nel sangue, nelle urine e nell’acqua verranno comunicati, attraverso report e pubblicazioni scientifiche. Ciò avverrà in forma aggregata e anonima in conformità e con le tempistiche che sono state accordate con l’ente finanziatore, i.e. la Commissione Europea
Lo studio, che vede il coinvolgimento del DAIRI con il coordinamento dell’epidemiologa Marinella Bertolotti, sarà realizzato in stretta collaborazione con la Città di Alessandria: «Entro la fine di marzo, ai soggetti selezionati in maniera casuale grazie ai dati forniti dal Comune, verrà inviata una lettera di invito a partecipare allo studio. I cittadini che riceveranno la lettera sono quindi invitati a presentarsi entro dieci giorni all’URP dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria in via Venezia 16 per manifestare la propria volontà di aderire al progetto SCENARIOS e concordare l’appuntamento per le procedure previste dallo studio», ha ricordato Giorgio Laguzzi.
I prelievi inizieranno ad aprile presso l’Ambulatorio 8 del Poliambulatorio Gardella dell’AOU AL (Via Don Francesco Gasparolo, 4 – Alessandria), dove verranno effettuate anche misurazioni della pressione arteriosa e somministrati questionari sulla storia lavorativa, abitativa e sanitaria, sulle abitudini alimentari e sulle condizioni ambientali.
«Questa fase della ricerca è finalizzata a validare procedure e metodologie innovative, fornendo contestualmente una prima stima dei valori di PFAS in un campione casuale della popolazione. Per raggiungere questo obiettivo, i partecipanti vengono selezionati in base a residenza, genere ed età, attraverso un criterio casuale, garantendo così un approccio scientifico rigoroso che assicuri dati solidi e utili alla tutela della salute pubblica”, ha spiegato Marinella Bertolotti.
Fabrizio Priano, coordinatore commissione tecnica Task force Pfas, e Luigi Castello, coordinatore commissione clinica Task force Pfas, hanno invece presentato le novità legate al biomonitoraggio avviato dalla Regione Piemonte.
Avviato in via preliminare nel 2024, il biomonitoraggio umano permette di misurare la concentrazione di sostanze chimiche nei materiali biologici umani, misurando la dose interna, ovvero la concentrazione di tali sostanze nei tessuti, prendendo in considerazione tutte le possibili vie e sorgenti di esposizione.
A seguito dei risultati emersi la Regione ha ampliato il campione di studio, coinvolgendo anche i residenti nell’area compresa entro un raggio di 0-3 km dallo stabilimento chimico: «Conclusa una prima fase di rodaggio in cui sono stati effettuati i primi 135 prelievi utili per testare la logistica e l’organizzazione del sistema, dal 20 marzo 2025 è stata attivata la possibilità di prendere parte al biomonitoraggio PFAS per tutti i residenti nel raggio 0-3 chilometri dallo stabilimento chimico di Spinetta Marengo», ha spiegato Fabrizio Priano.
Attraverso un modulo di registrazione accessibile dalle pagine del sito web della Regione Piemonte (https://www.regione.piemonte.it/pfas) e da quelle di ASL AL (https://www.aslal.it/inquinamento-da-PFAS-attivita-di-monitoraggio-e-limitazione-del-rischio) i residenti entro il raggio 0-3 chilometri dallo stabilimento potranno manifestare il proprio interesse ad aderire al biomonitoraggio.
Gli interessati sono invitati a fornire il proprio codice fiscale, l’indirizzo di residenza, un numero di contatto e accettare l’informativa sulla privacy. Gli operatori ASL AL contatteranno poi telefonicamente le persone che si sono registrate e concorderanno un appuntamento in cui verrà proposta l’adesione al Biomonitoraggio, che prevederà un prelievo ematico e la risposta a un questionario sugli stili di vita.
I prelievi verranno effettuati sempre all’interno dell’ambulatorio distrettuale ASL AL di Spinetta Marengo in via Perfumo, 3, piano terra, e avranno inizio dal mese di aprile. La popolazione interessata è costituita da circa 8.000 residenti.
Una campagna di comunicazione informerà la popolazione sull’avvio del biomonitoraggio e sulle modalità di adesione con l’obiettivo di raggiungere la più alta partecipazione possibile.
«A massima tutela della salute della popolazione potenzialmente esposta alle sostanze PFAS nell’area di Spinetta Marengo, la Task Force Clinica PFAS, tenuto conto del fatto che nell’area considerata sono presenti anche altri contaminanti ambientali, ha proposto un ulteriore livello di monitoraggio pluriennale, che vedrà la partecipazione dei Medici di Medicina Generale e di specialisti ospedalieri e universitari, la cui adesione sarà possibile da parte di tutti i cittadini che prenderanno parte al Biomonitoraggio attualmente in corso. È possibile manifestare il proprio interesse ad aderire anche a questo ulteriore livello di monitoraggio al momento del ritiro del referto», ha spiegato Luigi Castello.
Si ricorda, infine, che sul sito della Regione Piemonte sono disponibili maggiori informazioni sull’inquinamento da PFAS e sulle attività di monitoraggio e limitazione del rischio: www.regione.piemonte.it/PFAS.

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