Per la rassegna “Puck” mercoledì 26 marzo al Teatro Alessandrino “Shakespeare, the great rapper” di David Remondini e Michela Morelli

Alessandria – Penultimo appuntamento con “Puck” la Rassegna di Teatro per le nuove generazioni rivolta alle scuole di Alessandria e provincia, promossa da Comune di Alessandria e Fondazione Piemonte dal Vivo, con la partecipazione di ASM Costruire Insieme e TING, la rete del teatro d’innovazione per le nuove generazioni in Piemonte, con la direzione artistica curata dalla Coltelleria Einstein di Alessandria.
Mercoledì 26 marzo alle ore 10.30, al Teatro Alessandrino di Alessandria, sarà rappresentato lo spettacolo in lingua inglese “Shakespeare, the great rapper”, con il bravissimo attore di madrelingua inglese David Remondini, che è anche autore insieme a Michela Morelli della pièce .
Le musiche dal vivo sono di Massimo Betti; è una produzione della Compagnia Teatrale In- folio di Meda
Lo spettacolo è dedicato alle Scuole Secondarie di 1° grado.
SINOSSI
Shakespeare, paradigma dei sentimenti di amore, odio, incertezza… Eppure chi sogna una storia d’amore come quella di Romeo e Giulietta è consapevole che è durata solo tre giorni e sono morti tutti?
Quanti conoscono davvero le sue opere? L’obbligo scolastico porta a studiare i suoi monologhi durante le lezioni di Inglese: “To be, or not to be…” e, tra la pronuncia incerta e la mancanza di capacità recitative, i suoi monologhi sublimi finiscono per sembrare meno interessanti nella versione originale che non nelle parodie pubblicitarie.
Ci siamo chiesti come rendere Shakespeare popolare presso gli studenti italiani. Almeno quanto lo era fra i londinesi suoi contemporanei, almeno quanto lo è per gli studenti anglofoni.
Insieme abbiamo interrogato gli storici dell’età elisabettiana, gli studiosi di letteratura, gli esperti di teatro e soprattutto abbiamo letto e riletto le opere di Shakespeare.
E leggendole nella versione originale ci siamo lasciati conquistare dal ritmo delle sue parole. Parole precise, penetranti e potenti.
Soprattutto i monologhi e le tirate in blank verse. Il blank verse di Shakespeare adempie al vero compito dell’arte: eleva la quotidianità distillandola in una potente soluzione ritmica e sonora, produce immagini, sensazioni, emozioni, un’esplosione immaginifica in grado di muovere la psiche dell’attore e dunque dello spettatore.
Ci siamo chiesti a quale esperienza vissuta quotidianamente ai giorni nostri si possa paragonare questo sentire e ci siamo resi così conto che i rapper contemporanei usano gli stessi accorgimenti (se non lo stesso metro ritmico) del grande drammaturgo elisabettiano.
A conferma che l’animo umano in questi quattrocento anni non è cambiato, sente ancora lo stesso amore, lo stesso odio e la stessa incertezza.
E che i versi di Shakespeare se ben recitati e accompagnati dalla giusta musica sono… cool!
Il cartellone 2025 della Rassegna Puck prevede ancora un ultimo spettacolo in programma l’8 maggio. Andrà in scena sempre all’Alessandrino “La prima volta che ho fatto bù” della compagnia Onda Teatro di Torino.
Per informazioni: www.coltelleriaeinstein.com, 348 8720266, 340 3339135.
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