Luoghi di cura: nasce il Responsabile Operativo degli Ambienti Sanitari Ospedalieri e Territoriali

Torino – Ha preso il via questa mattina, lunedì 14 aprile, la formazione per il profilo di Responsabile Operativo degli Ambienti Sanitari  Ospedalieri e Territoriali – Facility, la nuova figura individuata dalle Aziende Sanitarie Regionali (ASR) per il miglioramento degli ambienti di cura.
«Dopo l’insediamento del gruppo di lavoro per l’umanizzazione dei Pronto Soccorso – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – partiamo oggi con la formazione di un’altra figura centrale per trasformare i nostri ospedali, e più in generale i nostri luoghi di cura, per renderli sempre più accoglienti e a misura di paziente. Ambienti più belli, aree verdi curate, manutenzione ordinaria di stanze e ambulatori devono essere il biglietto da visita degli ospedali pubblici piemontesi, dove i pazienti siano al centro e possano trascorrere il tempo necessario alle loro cure al meglio».
L’umanizzazione, intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica, è infatti un elemento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza e la soddisfazione della persona assistita.
L’obiettivo, quindi, è quello di monitorare e attivare anche micro-interventi migliorativi che interessino le strutture e gli ambienti, con una particolare attenzione allo stato manutentivo, al decoro e alle pulizie degli ambienti.
«Con la formazione che ha preso il via oggi – ha sottolineato l’assessore Riboldi – andiamo a dare linee guida a tutti i Responsabili Operativi degli Ambienti Sanitari  Ospedalieri e Territoriali affinché queste nuove figure operino in modo trasversale a supporto delle Direzioni per il miglioramento degli ambienti e in particolare dell’impatto sulla qualità percepita, oltre a rileggere le Strutture anche nella prospettiva dell’utente interno ed esterno e svolgere una funzione di interfaccia tra utente e organizzazione, oltre a individuare criticità di immediato impatto degli ambienti sanitari che si riflettono sulla percezione della qualità da parte degli utenti e delle persone assistite».