Coronavirus, lunedì il DPCM che farà scattare il lockdown

ROMA – La riunione d’urgenza del Comitato Tecnico Scientifico, convocata oggi alle 18, ha dato il via libera a quell’ulteriore stretta che il Premier Conte non voleva prendersi l’onere di varare. Le tensioni pubbliche di questi giorni, infatti, avevano fatto tentennare il Governo che, forse, ha aspettato troppo e i quasi 32 mila nuovi casi registrati oggi hanno dato l’accelerata alle decisioni.

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Domani, infatti, si terranno due vertici: una tra il Premier Conte e i capidelegazione, l’altro tra il Governo e le Regioni. Proprio quest’ultimo sarà il più problematico perché diversi governatori non vogliono il lockdown.

Da quanto si apprende dalle fonti di governo, però, il giorno segnato in rosso sul calendario del Premier è quello di lunedì 2 novembre. Quel giorno, infatti, dovrebbe essere varato il nuovo DPCM con strette in tutta la nazione.

Nel DPCM ci saranno le norme per il lockdown delle regioni con l’indice Rt più alto (tra queste c’è il Piemonte) e ci sarà il blocco degli spostamenti tra regioni. Per spostarsi, quindi, servirà nuovamente l’autocertificazione. Ed è stato il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia a dirlo. Per il Ministro, infatti, vi è “la necessità di una, due, tre settimane di stop in alcuni territori, perché l’indice Rt non è uguale dappertutto”.