Marchesi del Monferrato: un po’ di chiarezza sugli “Aleramici in Sicilia”.

Riceviamo dalla Dott.sa Emiliana Conti Presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e molto volentieri pubblichiamo un  comunicato stampa concernente il progetto “Aleramici in Sicilia”, come noto intrapreso da Roberto Maestri e fatto proseguire da questo Circolo Culturale con numerose iniziative, tra le quali i recentissimi gemellaggi tra Moncalvo e Patti e tra Casale Monferrato e Piazza Armerina

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  1. Il progetto “Aleramici in Sicilia” è di quelli ambiziosi, destinati a lasciare una traccia indelebile costituita da impegno, dedizione ed amore per la Storia e per il Territorio.

Ideato da Roberto Maestri, già presidente del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e curato e prodotto da Fabrizio di Salvo, il progetto mira ad approfondire i legami storici tra gli Aleramici e la Sicilia, che risultano assai più complessi ed articolati rispetto a quanto potrebbe apparire ad una prima analisi superficiale.

Un grande lavoro, un work in progress reso possibile dall’impegno economico e culturale del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e dal sostegno di numerosi Enti ed Istituzioni.

Vale la pena di ricordare i collegamenti che risalgono all’XI secolo, quando nobili, coloni, viticoltori e soldati provenienti dalla Marca Aleramica (comprendente le Langhe, il Monferrato e il Savonese), e piccole aree occidentali della Lombardia e dell’Emilia, raggiungono la Sicilia. Il processo migratorio assume particolare rilievo per la presenza degli esponenti di alcune importanti famiglie feudali Aleramiche: i del Vasto, gli Agliano, i Del Carretto, gli Incisa, oltre alla presenza, per esigenze militari e diplomatiche, dei Marchesi di Monferrato. Nel corso della seconda metà del XIV secolo si verificò un ulteriore flusso migratorio che coinvolse l’Alessandrino, il Tortonese e l’Oltrepò.

Venne così a formarsi un’isola linguistica Gallo-italica all’interno della Sicilia,  definita come Sicilia lombarda o Lombardia siciliana, da cui derivano le espressioni, in uso ancora oggi, di “colonie lombarde di Sicilia”, “comuni lombardi di Sicilia” e “dialetti lombardi di Sicilia”.

Il progetto non intende limitarsi alla riscoperta e alla valorizzazione dei legami storici tra i territori, ma auspica di diventare anche un’opportunità per lo sviluppo di progetti in ambito turistico ed enogastronomico, in particolare riguardanti il vino ma non solo.

Le riprese di un docufilm dedicato, coordinato con fatica ed impegno da Fabrizio Di Salvo hanno avuto luogo nel Monferrato ed  in Sicilia, oltre a numerose scorribande in Normandia e Svevia, Parigi ed in alcune località della Germania.

  1. Assistiamo oggi, forse con la complicità di un forzata limitazione dei movimenti che induce taluno ad annaspare nel mare magnum della cultura per ottenere un poco di visibilità a buon mercato e poca spesa, ad un fiorire di citazioni, iniziative ed eventi che hanno come oggetto l’emigrazione Aleramica, nei quali si citano a profusione i testi ed il lavoro effettuato da Roberto Maestri e Fabrizio Di Salvo, lavoro che ancora oggi prosegue incessantemente, da parte del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, non ultime le iniziative in corso legate al gemellaggio tra le Città di Moncalvo e Patti e quello tra Casale Monferrato e Piazza Armerina.

Orbene, posto che non è in discussione la “proprietà universale” degli eventi storici quale patrimonio dell’umanità intera, non altrettanto può dirsi degli eventi e delle attività proprie, passate, presenti e future, del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”, delle quali, come nel caso del volume “Aleramici in Sicilia – storia di un’emigrazione dimenticata”, scritto da Roberto Maestri ed edito in proprio dal Circolo Culturale, se ne detengono i diritti esclusivi.

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  1. Fare il bene del Monferrato significa anteporre questo territorio agli interessi di botteghe personali, magari intrise di insana gelosia ed acrimonia, e cercare di ragionare in termini di coesa ed estesa partecipazione, così come il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” ha dato prova collaborando fattivamente, per i citati gemellaggi, con Enti ed Associazioni dei territori di riferimento.

Siamo sicuri che Roberto Maestri, ovunque si trovi, sarà felice di vedere che il suo progetto muove passi importanti, non altrettanto – crediamo – lo sarà nell’assistere a sterili tentativi di protagonismo che, disuniti e scoordinati, non rendono un buon servizio a lui ed al suo amato Monferrato.

La Presidente
 Emiliana Conti

 

 

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