È stato doloso lo sversamento dell’oleodotto Eni a Novi Ligure
NOVI LIGURE – In corrispondenza dell’oleodotto interrato, di proprietà ENI S.p.A., è stato rilevato un punto di prelievo illecito attribuibile a un’effrazione dolosa.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner
A comunicarlo è la Direzione Generale della società petrolifera in una lettera inviata al Comune di Novi Ligure, e agli uffici competenti di Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Prefettura e Arpa.
«L’oleodotto – sottolinea la nota – è stato immediatamente presidiato e contestualmente sono stati effettuati i primi interventi di messa in sicurezza che sono consistiti nella chiusura del punto di prelievo non autorizzato utilizzato per l’effrazione. In prima approssimazione si può valutare che l’area interessata dalla potenziale contaminazione nell’intorno del punto con evidenze sia di circa 500 mq. Non si ravvisano attualmente pericoli immediati per la popolazione o per l’ambiente».
Nella missiva, inoltre, Eni spiega che si è trattato di uno sversamento di prodotto idrocarburico (petrolio grezzo) fuoriuscito dal punto di effrazione e che è stato richiesto alla società HPC Italia, consulente ambientale di Eni, di effettuare le necessarie verifiche per adottare le misure di messa in sicurezza del sottosuolo.
Eni conferma che la fuoriuscita di prodotto dalla condotta che collega Genova a Ferrera Erbognone, e che trasferisce greggio alla Raffineria di Sannazzaro, è stata causata da un’effrazione dolosa perpetrata da ignoti al fine di trafugare prodotto dalla condotta. È stata infatti rilevata la presenza di uno stacco sulla condotta interrato per oltre due metri, a cui era stato collegato un tubo in gomma lungo circa 10 metri, sempre interrato per renderlo invisibile, dal quale è fuoriuscito del prodotto. Appena ricevuta la segnalazione degli Enti nel pomeriggio del 16 novembre, le squadre di emergenza Eni sono intervenute immediatamente sul posto, in località Novi Ligure (Alessandria), per mettere in sicurezza l’oleodotto e per avviare immediatamente l’intervento di bonifica e ripristino nell’area interessata alla fuoriuscita, in stretto contatto con gli enti del territorio. Il danno è stato riparato e l’oleodotto sarà operativo nelle prossime ore. L’effrazione dolosa sarà oggetto di denuncia alle Autorità competenti.
Le operazioni saranno effettuate sotto il controllo di Arpa.