In ricordo di un amico, Armando Zavorro
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo ricordo degl amici di Armando Zavorro, che ci ha lasciati ieri.
Al di là della politica, delle idee, delle fedi Armando era un amico, un uomo buono e onesto, come il suo sguardo. Non ti dimenticheremo.
“Sono notizie che ti arrivano all’improvviso e che non vorresti mai ricevere.
La morte improvvisa di un amico di “fede”, di un “camerata”, come si diceva una volta, ti colpisce come un pugno allo stomaco. Certo, passano gli anni e di questi “pugni” ne hai già ricevuti tanti, ma non ci hai ancora fatto l’abitudine. Da Franco Bonelli, segretario del RR. GG. SS. LL. di Torino, a Salvatore Cota, sempre di Torino, a Giacomo Bertino, uno dei primi camerati incontrati ad Alessandria, a Carlo Bagliani (“Baianin”), a Gaetano Di Stefano, e ora Armando.
Non sai se è più il dolore, per la perdita di un amico o il rimpianto per non avergli mai detto quanto lo stimavi o il sapere che non potrai più contare su di lui. Armando era uno su cui potevi contare.
La morte improvvisa di un amico di “fede”, di un “camerata”, come si diceva una volta, ti colpisce come un pugno allo stomaco. Certo, passano gli anni e di questi “pugni” ne hai già ricevuti tanti, ma non ci hai ancora fatto l’abitudine. Da Franco Bonelli, segretario del RR. GG. SS. LL. di Torino, a Salvatore Cota, sempre di Torino, a Giacomo Bertino, uno dei primi camerati incontrati ad Alessandria, a Carlo Bagliani (“Baianin”), a Gaetano Di Stefano, e ora Armando.
Non sai se è più il dolore, per la perdita di un amico o il rimpianto per non avergli mai detto quanto lo stimavi o il sapere che non potrai più contare su di lui. Armando era uno su cui potevi contare.
C’era sempre: organizzavi una conferenza e lui c’era, un banchetto ed era lì disponibile a dare una mano, un comizio ed eccolo arrivare primo sul posto per dare una mano a addobbare il palco. Non parliamo poi quando c’era da attaccare i manifesti….
Sempre pronto, sempre tra i primi a dare una mano, nel MSI prima, poi in AN, poi ne La Destra, nel MNS e ultimamente con gli amici di FdI, e senza mai chiedere niente. C’è n’erano tanti come Armando nel vecchio MSI, ma ce ne sono tanti anche oggi, che comizi non se ne fanno più e manifesti se ne attaccano pochi, ma se ci sono, e se c’è ne saranno ancora lo si deve ai tanti Franco, Giacomo, Carlo, Gaetano, che con la loro semplicità, con il loro disinteresse, con il loro entusiasmo, con il loro cameratismo hanno contribuito a mantenere vivo e unito il nostro ambiente umano e politico, contribuendo alla sua crescita. Armando ci mancherai, ma sono sicuri che ti ritroveremo, con il tuo sorriso, pronto a mostrarci un altro ricordo del tuo ultimo pellegrinaggio a Predappio.
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I tuoi amici Aldo Rovito, Alessandro Bego, Roberto Marzano, Simone Mantelli e tutti gli amici