Le strofe filanti

“LE STROFE FILANTI”

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  < Lasciate che i Pargoli …  Vengano a Me >     di Antonino Freni

… Disse il più caro e prezioso al mondo quel “Maestro”: Gli Insegnanti di oggi  si appropriano di quell’originario Invito. I Maestri: gli unici e indispensabili artefici e protagonisti capaci di trasmettere ai loro Discenti le prime ‘Elementari’ fondamentali formative formule per incamerare la Conoscenza e interpetare la Cultura. Le Basi per raggiungere nella maniera più degna le Regole di Vita per poi  coprire meglio i Ruoli che loro spettano vivendo nella Società che li abbraccerà e  che al momento è tenuta ad accoglierli senza  “Se  e senza Ma”.

Non le Fila Strocche o le Strocche in Fila ma Strofe Filanti cadenti radenti fuori dai denti  in ripetizione a gettito come i buffetti dei nostri nonnini solo strofe filanti, andanti, come viandanti per mari e per monti per boschi e fioriere come pensieri calzanti di una Umanità in cammino sotto la guida del Gesù Bambino in fila a gruppi a cordoni a tentoni gentili non pochi ma molti e buoni a piedi in sella a cavalcioni a testa alta e sguardi all’insù a mirare le stelle le nuvole bianche grigie o a pecorelle nei campi i fiordalisi nella riva i torrenti i castelli gli armenti le case le chiese le ville i giardini coi nostri pastelli rendiamo Divini.

 Per i ‘Puffetti’ Visioni soprannaturali dai loro nostri spazi aperti altro che in casa rinchiusi come reclusi:

“Siamo venuti al mondo per stare vicini, non allucinati e nei confini”.

Cosa dicono quei grandi mai stati piccini ora nel chiuso dei loro convegni non comprendono i nostri ingegni. Usan parole difficili astruse confuse aduse in disuso mal poste senza adeguate risposte. Sol marchingegni del tutto perdenti, in perdita in affanno ormai da più di un anno abbacinati abbacchiati abbattuti sfruttati.

Molti altri Bambini del mondo abbandonati derisi maltrattati in cammino nella campagna scalzi ed affamati/Lor Signori li hanno derubati dalle scarpe dai vestiti e dai giochi/corrono in riparo al freddo al gelo/sol perché qualcuno ignorante ha derubato Loro la ragione di vita/abbandonandoli nella banchisa in mare aperto/in balia delle onde Onta mortifera verso loro rintrona.

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Giunge l’ora della Ragione con la Lezione dal vivo messa al Bando in ‘Abbandono’ da delle traviate triviali trovate – pur se intese tra buone Motivazioni – .

Nulla v’è stato niente di peggio per offuscare il ‘Meriggio’/già il mondo è vestito di Grigio/Rivestiamolo a Festa lestamente in ogni Via in ogni Angolo di Terra in ogni Anfratto e in “Retrovia”/Andare Avanti a Testa Alta e mai abbandonare la “Presa”/Anche tra le più sperdute Località: Pane Scuola Libri Strade Bus Tram Treni Metrò ‘Funivie Seggiovie’/e quant’altro per le Vie che ci riportano verso il Sapere, la Civiltà/mai abbandonare le “Pietre Miliari”/Nessuno escluso: Belli o Brutti, Ricchi e Poveri, Gialli, Rossi Neri o Verdoni.

Con questa piccola o tanta premessa giungeremo nella “Terra Promessa” questa è la vera scommessa per compensare i guasti cagionati alla vituperata “Madre Natura”. Sarà dura ma ci proveremo. Poche inconcludenti chiacchiere e ce la faremo. Sì che ce la faremo. I ragazzi in coro:

 < Andiam Andiam Andiamo a Studiar >.

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“Lasciate che i ‘Pargoli’ possano frequentare gli Asili Nido d’infanzia e che i Bambini le Primarie e gli Adolescenti le Secondarie dicono oggi i ‘terrestri’ Maestri. Traendo spunto dall’invito che il primo e unico divin Maestro invitava le antiche Genti a far sì che i Pargoli del Tempo andato andassero a Lui. Una continuità ineludibile e fondamentale che non possiamo disattendere. Manomettere l’insegnamento è sempre follia e disgrazie.

 

Le filastrocche

“NELLA FALSA RIGA” … IN STILE RODARIANO UNA VECCHIA

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FILASTROCCA  A  PORTATA DI MANO DEGLI  ANNI TRASCORSI

VALIDA ANCORA NELL’OGGI DEDICATA A TUTTI I BAMBINI

DELLA NUOVA GENERAZIONE GAUDIO INNO AD ALTA VOCE

ALLEGRAMENTE DECANTATO

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Rodante rodariano Rodaggio meno altisonante del ‘Giannino’

quando la Scuola è chiusa ‘deserta’ nei desiderati mesi estivi

Per i Ragazzi di allora anche adesso che le lezioni or s’implora

Oggi più che mai quasi medesime  scene colte di giorni diletti

Nulla cambia rispetto ai trascorsi momenti esultanti e giulivi.

Giù nell’aia nella lignea casetta/Quando la Scuola non è certa

Nelle case di cartapesta le fusa/I bambini rimangono in festa

Con la merenda dentro la cesta/ciambella insaporita e pesta

Palla quadrata stoffa pressata/Bambole dive paglia incollata

Giochi nel vivo viavai cari vicini/Piccolo mondo sognanti vivai

C’è la capretta col fido Bassotto Otto/Papertrocco nel canotto

Willy  Maya le due gallinelle/Sempre fiere  entrambe reginelle

Insieme alle pezzate coccinelle/Bruchi farfalle  e le rondinelle

Lucertole cicale formichine/Veloce Tartaruga  chiamata ‘Kuga’

Passerotti sempre alla ricerca di pane in gruppo torme voraci

Brillante triciclo giallo rosso  un’ lsotta a pedali nella Frascotta

Bici macchinina giochi in porto /Farfalle glicini  miele chinotto

Fiordalisi profumosi in orto fioriti/Gelsomini d’incanto  sbocciati

Adornano le pietre dei viottolini/Pane zucchero burro ‘muffini’

Super merenda nel sol di meriggio/Davanti Cartoni in Omaggio

Spassose avventure dolci chiassose/Frida con Lassie e RinTinTin

Heidi calzelungue la Pippirippì/La tivù per noi bimbette bambini

Suoniamo  chitarre e trombette/Divertirci felici braccia conserte

Nell’Oratorio Calcio Balilla/col Ping Pong eseguiamo una danza

Nel Campetto del Prete preparato dal ‘Don’ il Calcio rintuona

Alla Siepe leviamo spine foglie secche carta plastica bottolette

La pulizia un primario dovere per mantenere giardini in decoro

In Coro aiutiamo le Nonnine  e Vicine facendo spesa e medicine

Il Cucciolo ‘Pistellino Pistelletto’ abbaia in strada a liete Monelle

Poi a sera ninna nanna coccolina Ninna Nanna dolce cocchinella

Gatta Miau vuol fare le fusa poi si strascica lieta sull’erba reflusa

Chicca la cocca fa la ninna fa la nanna ‘nannachichì e nannacocò’

la maestra in cuor suo saprà chi buono diligente brava lei vedrà

 

 

Poi a sera Ninna nanna la cantilena per una notte lieta serena

‘Nannellì nannolà’ piccolina piccolà/Ninna nanna con la mamma

Ninna nanna nonnina nonnetta/Sei la Nonna più bella e perfetta

Le chicche belle per piccini e per le piccine picciò confetti a gogò

Fino all’alba del Domani sognar la sveglia al suono del chichiricò

Fin quando Cocoricò darà il sonoro via: l’augurio più  delizioso

incantevole splendido per gioioso Ritorno nel nostro idoneo

luogo di Sapere e della Conoscenza: un laboratorio di Scienza

il giorno più lieto felice florido salubre meraviglioso s’appresta

IL RIENTRO A SCUOLA NEI NOSTRI BANCHI COGLI AMICHETTI

FACENDO PIROETTE NEL RIVEDER  LE NOSTRE CARE MAESTRE

I BIDELLI I PRESIDI I DIRETTORI LE AUSILIARIE E I PRFOFESSORI