Carceri di Alessandria, progetti per il futuro

ALESSANDRIA – “Per anni abbiamo proposto la chiusura del vecchio edificio che ospita la Casa circondariale ‘Don Soria’ e di destinarlo ad altri usi, ma ora chiediamo che sia valorizzato”. Lo ha dichiarato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano durante l’incontro con il sindaco e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Piervittorio Ciccaglioni per analizzare la parte del Dossier delle criticità delle carceri piemontesi relativa alla Provincia di Alessandria.

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Oltre la metà degli spazi – ha spiegato – non è utilizzata a causa di problemi al tetto e agli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento, nonostante gli interventi di manutenzione straordinaria previsti nell’ultimo anno dall’Amministrazione per garantirne l’utilizzo in sicurezza. Ora che i lavori sono stati fatti, la struttura merita di essere potenziata attraverso la realizzazione di un’ampia sezione che ospiti detenuti semiliberi o che lavorino fuori o dentro il carcere per sfruttarne al meglio la collocazione centrale e implementare la sinergia con il ‘San Michele’”.

In merito alla conclusione dei lavori per il Progetto Agorà, che prevede nuovi spazi comunitari per circa 80 detenuti presso la Casa di reclusione “San Michele”, Mellano ha sottolineato che “con l’adeguamento degli arredi e delle attrezzature indispensabili per i laboratori formativi si prevede l’avvio delle attività e l’imminente ripristino delle 25 stanze di pernottamento andate distrutte nel corso delle proteste del marzo scorso”.

Sindaco e assessore hanno confermato l’interesse della Giunta comunale “a progetti di accoglienza e supporto all’housing sociale sostenuti dalla Cassa delle ammende e dalla Regione”. E, con il contributo del dottor Paolo Cecchini, hanno voluto approfondire le questioni legate alla gestione dell’emergenza Covid-19 nell’ambito penitenziario alessandrino.

Ricordando la possibile intenzione del Parlamento di realizzare un nuovo carcere sul territorio alessandrino attraverso il riutilizzo di una caserma militare dismessa a Casale Monferrato, Mellano ha informato il sindaco della recente costituzione, presso il Ministero di Giustizia, di una Commissione di tecnici per un Piano nazionale di architettura e urbanistica penitenziaria che superi la mera edificazione di spazi di contenimento e preveda progetti integrati con il tessuto sociale del territorio.

Al termine dell’incontro Mellano ha anticipato che il garante comunale Marco Revelli ha annunciato la volontà di rinunciare all’incarico per motivi personali e professionali.