Coldiretti: no allo spreco alimentare

L’emergenza pandemia ha portato più di un alessandrino su due (55%) a ridurre gli sprechi alimentari portando in tavola gli avanzi, con un trend favorito dalla maggiore permanenza in casa e ai fornelli per i lockdown e le misure anti contagio.

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E’ quanto emerge dai risultati di un sondaggio condotto da Coldiretti e divulgati in occasione della “Giornata Nazionale Contro lo Spreco Alimentare” che si celebra domani, 5 febbraio.

Nonostante ciò il problema resta rilevante con gli sprechi domestici che ammontano ancora a circa 27 kg all’anno pro capite secondo Waste Watcher. Tra gli alimenti più colpiti svettano verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.

“Non si tratta quindi solo di un problema etico ma che determina effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. La pandemia – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – ha impresso una vera e propria svolta green nei nostri comportamenti proprio a partire dalla tavola, spinti dal fatto che le misure anti contagio portano a stare di più a casa con il recupero di riti domestici come il cucinare che diventa oltre che necessità quotidiana anche un momento di aggregazione familiare più sicura di un pasto o di un aperitivo in mezzo a estranei o a persone che vivono fuori dal proprio nucleo domestico”.

Il risultato è un più efficiente utilizzo del cibo che si traduce in una maggiore attenzione agli sprechi: sulle tavole sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo un’ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo un’usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio.

“Il nostro obiettivo è promuovere modelli di consumo più sostenibile adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Il grande valore del cibo e la necessità di essere attenti agli sprechi come stile di vita si impara da piccoli ed è quello che Coldiretti sta facendo attraverso il progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole. Formare i consumatori di domani perché, nonostante la maggiore attenzione, il problema resta rilevante”.

La strategia più diffusa per contenere gli sprechi è quella di una spesa più oculata acquistando solo ciò che serve, facendo più attenzione alla scadenza dei prodotti oppure riducendo le quantità acquistate evitando così di riempire il carrello con cibo che non serve o che rischia di rovinarsi a forza di stare nel frigo o nella dispensa senza essere toccato.