Roberto Sabato: il mio cuore ad Alessandria

Questa settimana, la redazione di alessandria24.com, ha incontrato Roberto Sabato, difensore dell’Alessandria calcio arrivato in grigio inizialmente nel 2011 e tornato in città tra gli anni 2013 e 2016, attualmente in forza al Forlì.

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Roberto, quale è stato il momento top della tua carriera ad Alessandria?

Il momento più bello è stato senza dubbio la semifinale di Coppa Italia contro il Milan. Rimarrà nella storia. Anche perché vedere più di ventimila persone a San Siro o l’Olimpico a Torino tutto pieno, per sostenere i grigi, sarà impossibile da dimenticare. Un’emozione unica.

E il peggiore?

Il peggiore è stato proprio quando sono arrivato. Arrivai in prova a novembre 2011, c’era grande confusione, trenta giocatori, non c’era organizzazione, non c’era una base forte dietro. Perdevamo partite assurde, contro squadre molto più deboli di noi. Era però l’anno del centenario e ricordo una serata e una bella partita col Rimini nella quale feci l’assist a Fanucchi per il suo goal. Un bel momento in quell’annata un po’ particolare. Con quella maglia storica (quella bianca/azzurra) riuscimmo a vincere ed onorare la storia dell’Alessandria.

Roberto, hai un allenatore al quale sei particolarmente legato?

Ce ne sono due o tre. Ad Alessandria D’Angelo mi ha dato una grossa mano, iniziò a provarmi terzo di difesa, mi diede fiducia ed alla fine i Grigi mi rinnovarono il contratto e riuscii a rimanere lì per tre anni. Mi sembra fosse il primo anno della presidenza Di Masi. Vincemmo quella famosa C2 nella quale 9 andavano giù e 9 restavano nella C unica. Anche Gregucci mi diede sempre molta fiducia fino ad arrivare appunto alla semifinale di coppa Italia di cui parlavamo prima. Non c’entra con i grigi, ma anche Modesto, attuale allenatore della Pro-Vercelli, mi ha dato grossa fiducia a Rende e mi ha permesso poi di arrivare a Cesena, una piazza con una grande storia.

Segui ancora i grigi?

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Sì certo, li seguo sempre. Con i social oggi, é ancora più semplice. Ogni tanto mi sento con qualche mio ex compagno di squadra che ora gioca ad Alessandria e che giocava con me a Catanzaro, come Prestia. Di coloro che giocavano con me in grigio sono rimasti solo Servili come allenatore dei portieri e Fabio Artico, ora D.S. L’Alessandria è comunque la società che porto più nel cuore e nella quale ho giocato di più, avendo superato le 100 presenze.

Qualche curiosità. Il compagno di squadra che ha avuto maggior successo o che è arrivato più in alto in carriera.

Direi sicuramente Saponara e Lapadula, negli anni in cui ero a Ravenna. Lapadula ora gioca in A col Benevento e Saponara sempre in A con lo Spezia. una bella carriera per entrambi.

Tornando invece all’Alessandria, attualmente in sesta posizione a 14 punti dalla vetta. Secondo te è nella giusta posizione in classifica o potrebbe fare di più?

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Il potenziale di questa squadra è enorme. Il presidente ha speso molto. C’è rammarico perché si arriva sempre vicini all’obbiettivo e non si riesce a raggiungere. E’ dura perché la C è una categoria tosta, spesso indecifrabile. Devi avere una squadra con un’ossatura forte e poi su quello costruisci piano piano qualcosa di buono.

I tifosi qui sono divisi. Chi la pensa in un modo e chi in un altro. Secondo te, difesa a 3 o a 4?

A me è sempre stra-piaciuta la difesa a 3. Io ho quasi sempre fatto il terzo a sinistra però negli ultimi anni mi sta pian piano piacendo anche quella a 4. Adesso noi a Forlì giochiamo a 4. Io sto addirittura facendo il difensore centrale. Comunque preferisco quella a 3 perché è stata la fase della mia carriera dove mi sono divertito di più.

Roberto e nel tuo futuro a breve, cosa vedi?

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A livello calcistico ed anche umano, mi piacerebbe lavorare con i bambini, una cosa che a me è mancata parecchio. Non è ancora giunto il momento di smettere. Ho 33 anni, non sono più giovanissimo, ma sto bene, mi sento bene anche fisicamente e ancora mi diverto. Ho in mente un progetto ben definito che però non è ancora giunto il momento di svelare.

Roberto grazie per la chiacchierata e quando giungerà per te il momento di svelare il tuo progetto la nostra redazione sarà presente.

Certamente, ve lo farò sapere.

Grazie, in bocca al lupo e Forza Grigi!

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(foto archivio Museo Grigio)