Nasce il coordinamento regionale della Buona Destra
Dichiarazioni di Claudio Desirò (referente Buona Destra Piemonte) e di Emiliano Poggio (referente Buona Destra Alessandria)
A poco più di sei mesi dalla sua nascita, il percorso di crescita della Buona Destra continua attraverso l’apertura quotidiana di nuovi comitati territoriali, l’iscrizione di nuovi aderenti ed oggi, con la presentazione ufficiale della struttura territoriale, con coordinamento regionale in Piemonte.
«Per la Buona Destra si tratta di un ulteriore tassello all’interno del processo di crescita e strutturazione» – dichiara Claudio Desirò, referente regionale di Buona Destra in Piemonte – «la nostra regione proviene da diversi anni di crisi sociale, industriale ed economica acuita dagli ultimi 12 mesi di pandemia. I piemontesi e le attività economiche del territorio attendono risposte e proposte utili ad affrontare le sfide attuali per poter programmare al meglio il proprio futuro. La Buona Destra consolidandosi sempre più sul territorio, diventa un serio interlocutore istituzionale per rappresentare le istanze territoriali, provinciali e regionali».
«In questi giorni» – continua Desirò – «assistiamo al continuo ricorso ad annunci ad effetto da parte del Governatore Cirio impegnato, tramite promesse che non arrivano mai a compimento, a nascondere le gravi carenze organizzative in atto. Una campagna vaccinale lacunosa, il mancato potenziamento della rete ospedaliera e le carenze del piano regionale dei trasporti, sono alcune delle tematiche più impattanti le sorti della nostra Regione, su cui la Giunta ha continuato e continua a fare dichiarazioni, senza mai realmente migliorare le condizioni esistenti. Ma tutti i singoli territori hanno problematiche specifiche da affrontare velocemente. Con questa organizzazione» – conclude Desirò – «avremo la possibilità di agire al meglio sulle varie situazioni locali, rappresentando i nostri valori fondanti e, a partire dai singoli territori, agire diffusamente su tutto il Piemonte».
«Siamo attivi ad Alessandria da circa un mese» – ricorda Emiliano Poggio, referente del comitato cittadino – «stiamo incontrando virtualmente le diverse associazioni locali, raccogliendo le loro istanze, confrontandoci e proponendo progetti per il futuro del nostro territorio».
«Il territorio alessandrino» – aggiunge Poggio – «ha diverse criticità proprie, altre sono invece comuni ad altri territori. Il Coordinamento Regionale della Buona Destra ci permetterà di lavorare insieme sui diversi temi, coinvolgendo aree territoriali più ampie: i singoli territori potranno unirsi in rete, divenendo maggiormente incisivi ed efficaci nel tentativo di risolvere i problemi delle singole realtà locali».
«Il sostegno del Coordinamento Regionale della Buona Destra» – conclude Poggio – «ci permetterà di lavorare su progetti comuni insieme agli altri comitati, in modo concertato. Rimanendo nella stretta attualità, ad esempio, penso ai settori del commercio e della ristorazione, colpiti molto duramente da questi 12 mesi di pandemia, che necessiteranno di tutto il supporto possibile e di politiche regionali e nazionali efficaci per poter riprendere la propria attività. Penso anche al grave tema economico e finanziario del Comune di Alessandria che a cascata produce disservizi continui, mancanza totale di decoro e soprattutto non permette nessun tipo di visione a lungo termine. Penso anche al tema della coesione sociale sul territorio per il quale bisogna fornire risposte forti e chiare; penso alla totale e grave assenza di una qualsivoglia progettazione culturale ad ampio spettro, che non significa solo il Teatro Comunale; penso al polo chimico di Spinetta Marengo raramente (e maldestramente) affrontato; penso alla questione dei sobborghi lasciati spesso a loro stessi con pochi servizi decentrati. È fondamentale che le diverse realtà territoriali creino una rete di interscambio, così da amplificare esponenzialmente le singole qualità per reggere il confronto e vincere le sfide che abbiamo dinanzi».
La nascita del Coordinamento Regionale della Buona Destra del Piemonte evidenzia come, in soli sei mesi dalla sua presentazione ufficiale, il Partito sia ormai una solida realtà all’interno del panorama politico Regionale e Nazionale.