Le operazioni dei Carabinieri di Casale Monferrato degli ultimi giorni
CASALE MONFERRATO – I Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio svolti nelle ore serali e notturne e con l’impiego coordinato di personale in divisa e in abiti civili, con particolare attenzione alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori, ambientali e al controllo dei soggetti di interesse operativo:
Continua a leggere l'articolo dopo il banner
- a conclusione dell’attività investigativa, caratterizzata, tra l’altro, dall’attenta analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e dal successivo riconoscimento da parte di alcuni testimoni, hanno denunciato per rapina una straniera minorenne con precedenti di polizia. La giovane, con una complice ancora da identificare, si sarebbe resa responsabile di una rapina impropria presso un noto centro commerciale casalese;
- in seguito a una serie di accertamenti scaturiti dalle segnalazioni di cittadini e delle autorità comunali, hanno denunciato in stato di libertà per gestione illecita di rifiuti un 51enne albanese con pregiudizi di polizia, poiché, verso la fine di marzo, con il proprio autocarro, avrebbe scaricato del materiale edile nei pressi del cimitero comunale;
- hanno eseguito un ordine di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 47enne, disoccupato e con precedenti di polizia, resosi responsabile della violazione delle norme imposte dall’autorità giudiziaria riguardanti il “codice rosso” nei confronti della ex compagna e del nuovo fidanzato, minacciandoli;
- hanno dato esecuzione all’ordine per l’espiazione di una pena detentiva in regime di detenzione domiciliare nei confronti di un 51enne casalese;
- a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla denuncia sporta dal responsabile di un’azienda pubblica di multiservizi, hanno denunciato per furto aggravato una 56enne, poiché, dal settembre 2016 al novembre 2020, in seguito alla rimozione dei sigilli posti a protezione del contatore per la fornitura dell’acqua potabile installato presso la propria abitazione, si sarebbe allacciata illecitamente alla rete idrica.