L’intenso mese di ottobre al Museo Etnografico C’era una Volta (ma vi sono ulteriori eventi in previsione)
La programmazione per il mese di ottobre al Museo Etnografico C’era una Volta in piazza della Gambarina in Alessandria prevede una serie di eventi ad ingresso gratuito che spaziano dalla musica, alla letteratura, alla storia con proposte di buona qualità, talvolta inserite in serialità.
Musica in apertura, sabato 2 ottobre dalle ore 18,00 con il concerto dell’alessandrino Giovanni Martinelli (1998), virtuoso della chitarra classica, che eseguirà composizioni di Kevin Swierkosz-Lenart (1988), del quale è prevista la partecipazione in presenza, Dušan Bogdanović (1955), Angelo Gilardino (1941), Giorgio Colombo Taccani (1961), Edoardo Dadone (1992) e Tristan Murail (1947).
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Prosegue la serie “Storie Alessandrine” ovvero “un libro, tante vite – rassegna di scrittori alessandrini”, e mercoledì 6 ottobre alle ore 17,45 sarà la volta del prof. Gian Luigi Ferraris con il saggio “Il profumo della pantera – dal volgare dantesco della «Commedia» ai volgari dialettali dei suoi traduttori” (il titolo richiama un famoso luogo dantesco, nel De vulgari eloquentia, I, XVI, 1); l’appuntamento a seguire, mercoledì 13 ottobre sempre alle ore 17,45, sarà a cura del prof. Piercarlo Fabbio col saggio “Peste lo colga” della serie “Quaderno Cathedra Alexandriae”, indagine sulla storia di Alessandria condotta sulle tracce lasciate dalla pestilenze e naturalmente le sua conseguenza, considerando le analogie col presente; quindi sabato 23 ottobre, stavolta alle 16,45 con la raccolta di racconti “Donne fuori dalla storia” di Cinzia Montagna, narrazioni di figure femminili, voci di un Monferrato da scoprire (edito dal circolo culturale “I Marchesi del Monferrato”); per concludere questa prima serie con la silloge “La stanza della Poesia” di Rosalia Tomasino detta Lia Tommi, nuovamente di mercoledì, il giorno 27 alle 17,45.
Vi saranno altre due conferenze del dr. Ferdinando Caputi, storico, archeologo, paletnologo, direttore nazionale CISREI: la prima giovedì 7 ottobre alle ore 21,30 dal titolo “Lu – Conzano – Cuccaro – Va!dolenga” crocevia di antichi popoli, fra Preistoria, Celti, Liguri e Romani: una zona archeologica molto importante, ma scarsamente indagata, mentre I’analisi dei reperti ritrovati in queste zone, nel corso di lavori agricoli o saggi della Soprintendenza e attualmente conservati nel Museo delle Antichità di Torino, offre la possibilità di indagare la vita delle popolazioni che qui vissero già prima dell’occupazione Romana.; la successiva giovedì 28 ottobre alle ore 21,30 dal titolo “Afghanistan, Iraq, Libano, Sudan la mia esperienza di Archeologo nei Paesi in guerra”, narrazione di vicende vissute con tensione e paura, nonostante le scorte armate, della messa in sicurezza di importanti siti UNESCO e consentito di effettuare nuove scorte; purtroppo anche di censire gravi danni alle opere artistiche e architettoniche causati dalle frange terroristiche.
Fra gli appuntamenti confermati, essendovene altri in previsione, venerdì 15 ottobre alle ore 17,45 la presentazione dei romanzi di Gianluca D’Acquino “Traiano – il sogno immortale di Roma” e “Extinction – Ultima luce”, con la partecipazione del prof. Ferdinando Caputi e della scrittrice Silvia Vigliotti, nonché la proiezione sabato 16 ottobre della videocartolina “Wunderkammer – stanza delle meraviglie” realizzata proprio nel Museo Etnografico C’era una Volta dal regista Fabio Solimini, dalle ore 17,oo (da confermare).
SI RACCOMANDA LA PRENOTAZIONE TELEFONANDO ALLO 0131-40030 /dal 6 agosto 2021 l’accesso a musei e altri istituti e luoghi della cultura, nonché a mostre, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19 (con l’eccezione dei soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e dei soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica); gli spettacoli aperti al pubblico sono svolti esclusivamente con posti a sedere pre-assegnati, assicurando il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori non abitualmente conviventi, sia per il personale.