Ma chi era questo Kramer? La “Krameriana” di Gianni Coscia
Pochi mesi fa Gianni Coscia ha compiuto 90 anni…una vita per la musica, davvero! C’è stato, però, nella sua lunga vicenda musicale, un periodo particolarmente creativo, che definire memorabile è dir poco. La sua strada si è incrociata con un grandissimo musicista come Gianluigi Trovesi, compositore, sassofonista, un vero intellettuale del Jazz e non solo. Coscia ha poi collaborato con lui per alcuni dischi prodotti dalla prestigiosa casa discografica ECM, e con lui e altri musicisti per una casa discografica tutta italiana, ma dalle proposte discografiche di qualità davvero straordinaria: l’EGEA. Io vorrei fare un piccolo omaggio a questo splendido Maestro, ricordando un suo bellissimo disco…e un suo indimenticabile concerto alessandrino.
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Era una sera d’autunno di vent’anni fa. Il Teatro Marini di Alessandria era ancora agibile e ogni tanto qualche bel concerto veniva proposto a una città nebbiosa che di solito rispondeva abbastanza bene. Un Teatro troppo grande, più cinema che teatro, dall’acustica parecchio complicata…ma quello c’era e ci si doveva contentare. Sul palco una nutrita presenza di musicisti. l’Orchestra Classica di Alessandria, e una pattuglia di splendidi Jazzisti: un sax, un trombone, un vibrafono, una chitarra e un anzianotto (aveva allora 70 anni), sorridente e sornione fisarmonicista alessandrino: Gianni Coscia. Che presentava al pubblico della sua città una splendida proposta musicale: la “Kremeriana“, una lunga suite di brani che avevano come base melodica le stupende canzoni di Gorni Kramer, direttore d’orchestra, compositore e…suonatore di fisarmonica!
E il Jazz? C’era eccome, perché poi su questi brani di Kramer, così melodiosamente affascinanti, si improvvisava, si proponevano, all’interno della suite, interludi e divagazioni di puro e splendido Jazz…momenti di pura e trascinante improvvisazione…poi, inaspettatamente, da questa esplosione creativa, sembrava nascere, come un fiore spontaneo e stupendo, una melodia indimenticabile di Gorni Kramer…
Che fossero melodie indimenticabili lo capivo…dalle nostre tre vicine di poltrona in teatro: tre signore più o meno dell’età di Gianni Coscia, che quando c’erano gli interludi più squisitamente jazzistici avevano sguardi assai perplessi…ma quando attaccavano le melodie di Kramer si mettevano a canticchiarle, formando un coretto tanto simpatico quanto musicalmente assai poco attraente! Le conoscevano tutte!
In questo disco che vi consiglio davvero caldamente c’è la riproposizione di quella notevole suite dedicata a Kramer, con melodie che canticchierete con puro piacere musicale…ma anche con improvvisazioni di puro jazz contemporaneo, qualcuna delle quali vi farà un po’ sobbalzare sul divano…ma che poi potrete apprezzare e parecchio.
Il CD è completato da un brano divertentissimo: la “Celebre Mazurka Alterata – Scherzo bonario al Cav. Augusto Migliavacca“…insomma la nota Mazurka…rivista al modo di Gianni Coscia (e Gianluigi Trovesi!)…una fantastica e ironica festa di musica!
Termino con un altro piccolo ricordo del concerto di cui vi parlavo. Gianni Coscia in ogni suo concerto proponeva “Libertango” di Piazzolla, brano stra-conosciuto ma sempre bellissimo. Ma prima di suonarlo parlava piuttosto male del suo autore, Astor Piazzolla, dicendo che era kitsch, che il tango vero era altra cosa…e così via…poi lo suonava magnificamente, in modo appassionato e trascinante…grandi applausi…e lui, sornione: ma allora vi piace Piazzolla!…
Pier Carlo Guglielmero
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