Cronicità e innovazione organizzativa: il ruolo della ricerca e delle professioni sanitarie

ALESSANDRIA – Termina con un evento di valenza regionale, in formula mista in presenza e virtuale, il percorso formativo sulla “Cronicità e l’innovazione organizzativa: il ruolo della ricerca e delle professioni sanitarie” iniziato a luglio, che ha visto coinvolte, oltre all’Azienda Ospedaliera di Alessandria e l’Azienda Sanitaria Locale in qualità di organizzatori attraverso il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto dal Dr. Antonio Maconi, le ASL di Cuneo e di Asti.

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Numerosi gli ospiti che interverranno il 2 dicembre alla Sala riunioni del Comune di Casale Monferrato, a partire dalle ore 14.45, tra cui Laura Iacorossi, del Centro per l’Eccellenza Clinica, la Qualità e la Sicurezza delle Cure (CNEC) dell’Istituto Superiore di Sanità, e Valeria Tozzi, Associate Professor of Practice of Government Health and Not for Profit Division presso la SDA Bocconi School of Management. L’incontro, diretto da Guglielmo Pacileo, Direttore del Centro Studi Interaziendale di Management Sanitario (CeSIM) afferente al DAIRI, intende offrire ai partecipanti una riflessione sul ruolo strategico dell’infermiere nello sviluppo di nuovi modelli di presa in carico della cronicità, che non potranno fare a meno di esperienze assistenziali efficaci a partire dall’infermieristica di famiglia e di comunità.

Si tratta di un tema particolarmente attuale in quanto nel quadro epidemiologico della popolazione mondiale, l’aumento delle patologie croniche e il loro affermarsi come il principale problema per i sistemi sanitari rappresentano una sfida estremamente importante. In Italia le patologie croniche sono in progressiva crescita: i dati ISTAT mostrano che circa il 40% dei residenti dichiara di essere affetto da almeno una delle principali patologie croniche rilevate e circa il 21% da due o più. La crescente presenza di pazienti cronici e il conseguente aumento di esigenze dal punto di vista socio-assistenziale impegnano quindi gran parte delle risorse del SSN e spingono i decisori della Sanità a ripensare i modelli organizzativi sanitari. Le linee di riforma del Servizio Sanitario Nazionale si concentrano infatti sempre più sull’assistenza territoriale e sul ruolo degli infermieri, in particolare su quello dell’infermiere di famiglia e di comunità: sulla base di ciò che caratterizza il nuovo scenario epidemiologico e demografico, l’infermiere assume un ruolo cruciale sia nel processo di presa in carico del paziente cronico sia nella gestione della relazione assistenziale ed educativa verso la persona affetta da patologie croniche.

La prima sessione, dedicata ai modelli organizzativi di presa in carico e continuità di cura per la gestione della cronicità, moderata da Laura Lazzarino, Referente Formazione, Ricerca, EBN e Audit Clinico – Direzione delle Professioni Sanitarie dell’ASL AL, prenderà in esame le tre esperienze di Alessandria, Asti e Cuneo. Nella sessione successiva, invece, moderata da Tatiana Bolgeo, Responsabile Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie DAIRI AO AL, si passerà “dalla ricerca alla pratica” analizzando alcuni esempi di studi basati sull’evidenza relativi alla cronicità nel paziente ospedalizzato e in relazione alla cardiopatia ischemica.

Sarà quindi l’occasione per riflettere su come la sfida della presa in carico delle cronicità passi attraverso lo sviluppo del ruolo dell’infermiere e la capacità di investire in termini di ricerca nell’ambito infermieristico.