La Gioia della Musica: Arianna & P.Voices in concerto
Una quindicina di giorni fa ho avuto il piacere di pubblicare un’intervista ad Arianna Torriani, Presidente di Oviglio Arte ma anche anima e direttrice del coro P.Voices, composto da parecchie ragazze, giovani e un po’ meno giovani, e solo un paio di cantanti uomini, che a volte vengono rimpolpati anche nel canto dal loro Maestro, Andrea Girbaudo, che si occupa egregiamente oltre che nell’accompagnamento alle tastiere e nella manipolazione delle basi musicali.
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In quell’intervista segnalavo alla fine che martedì 21 ci sarebbe stato un Concerto nella piccola Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta di Carentino, paesino davvero molto distante da dove abito io: 7 minuti di auto, andando piano. Quindi ho eroicamente (!) affrontato la fredda notte invernale per andare a gustarmi questa esibizione dei (delle?) P.Voices. Ma credetemi, ne è valsa la pena, e non solo per la musica!
E sapete che vi dico? Che inizio…dalla fine! Perché alla fine del Concerto, Arianna, con un sorriso smagliante e gli occhi che brillavano di commozione, ha detto: “Ora è Natale, tempo di regali, certo, ma per me il mio più bel regalo sono loro, i P.Voices” allargando le braccia come per abbracciarli tutti quanti, i ragazzi e le ragazze del Coro!
Un’atmosfera, come avete già potuto capire, densa di gioia genuina, che cantando ci hanno trasmesso. Ma ora facciamo un passo indietro, e lasciatemi dire dei lati non proprio positivi della serata. Intanto il microclima della Chiesa, certo non proprio caloroso…quindi impianto di riscaldamento acceso…quindi un bel rumore di fondo abbastanza fastidioso…ma pazienza, siamo in inverno…poi il fatto che il Coro non era al completo…nulla di che, qualche piccolo acciacco di stagione (mi dice Arianna) ma di questi tempi il sospetto che possa essere altro…quindi a casa chiunque abbia sintomi anche solo lontanamente riconducibili al Covid. Poi l’acustica della Chiesa era un po’ problematica: poco adatta evidentemente al suono amplificato e robusto della compagine, che quindi rendeva a tratti le voci con un che di metallico e con troppi echi (almeno, questo percepivo io).
E poi un piccolo dramma che ha preoccupato tutti: una bravissima e giovanissima cantante, Viola, che ha interpretato come solista del coro diversi brani, dimostrando di possedere una vocalità molto estesa e duttile, ad un certo punto ha avuto un piccolo problema fisico e si è allontanata per una decina di minuti. Per poi tornare ma non proprio in piena forma. Niente allarmi: il Covid non c’entra nulla….ma il panico tra i P.Voices, a cominciare da Arianna, è stato notevolissimo! Attimi di confusione e smarrimento, che però non hanno creato disappunto alcuno nel pubblico, né tantomeno a me…ma in Arianna si! Che ha perso per qualche lungo momento il suo splendido sorriso…Perché, come ci ha spiegato, la scaletta del Concerto, in assenza di Viola, diventava monca di svariati brani. Ma alla fine, un po’ pescando dal loro repertorio, un po’ perché Viola è tornata, la serata è andata avanti benissimo lo stesso, donando a tutti noi quel che conta: la Gioia della Musica.
Ma, potreste dire ora voi che leggete: hai narrato una serie di fatti negativi…più che un Concerto ci pare un disastro! Ma no, per nulla…è stato invece molto trascinante e divertente, con brani per la stragrande maggioranza interpretati con piglio musicalmente intenso e coinvolgente. Ma intanto fatemi dire di come Arianna dirige: con le braccia, con le mani, certo, ma mica solo: Arianna non si limita a dirigere, Arianna DANZA con il suo coro. Tutte le ragazze erano in abito scuro con la mantella rossa, lei aveva anche le scarpette rosso fuoco, e sembrava dirigere anche così, con l’incessante e ritmico movimento dei piedi!…beh spero che lo prenda, se mai leggerà queste note, come un complimento! E poi il coro: chi più sorridente, chi meno, il movimento delle labbra e dei corpi, questo ondeggiare al ritmo della musica…a mio avviso ad un certo punto non cantavano più per un pubblico invernale in quel di Carentino…cantavano e si muovevano per la pura Gioia della Musica…e la trasmettevano, eccome, questa gioia! E sapete che vi dico? Che ad un certo punto mi sono accorto che, sotto la mascherina (ormai onnipresente), per tutto il concerto, mi capitava di rendermi conto che stavo sorridendo…è una gioia contagiosa, mi sa!
E poi un’altra cosa: questo coro ha un’anima Rock! Perché ottima l’interpretazione dei canti natalizi, giocati sul sorriso e sulla tenerezza, splendidi alcuni Gospel, si…ma quando han cantato brani più Pop o Rock, dallo Stand by me iniziale ai Queen, beh, qui erano veramente con le vele issate in mare aperto! Trascinanti e soprattutto…felici di cantarli!
Comunque un Concerto con uno spirito, anche nei momenti più dinamici, che ha creato volutamente un’atmosfera decisamente natalizia, anche senza considerare i brani più tipici del Natale…che sono stati diversi e molto ben interpretai…tra i quali era compreso un brano che comprendeva la musica dell’Inno alla Gioia dalla Nona Sinfonia di Beethoven, che (ma io non sono un fine conoscitore di tipici brani natalizi), mi ha sorpreso assai. Brani natalizi, ma è inutile citarli tutti, i nomi li conoscete, che sono stati cantati a volte anche con un filo di ironia, ma con molta tenerezza musicale…con, a mio avviso, su tutti uno splendido So This Is Christmas di John Lennon.
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Ricordate il testo? La canzone è stata scritta per la fine della guerra nel Vietnam. Credo però contenga delle parole che cono un augurio che possiamo continuare a farci tutti noi, in mezzi a questa subdola guerra contro un nemico invisibile:
E così è arrivato il Natale, e tu cosa hai fatto? / Un altro anno se n’è andato /e uno nuovo è appena iniziato.
E così è Natale, auguro a tutti di essere felici / alle persone vicine e a quelle care / ai vecchi ed ai giovani. / Speriamo sia un buon anno / senza timori né paure.
E termino dicendo semplicemente grazie ad Arianna e al coro P.Voices, che ci hanno donato, in questo freddo inverno, questa serata semplice, ma commovente, di Gioia della Musica.
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E Buon Natale a tutti i lettori delle mie parole.