Cura e Comunità: una settimana di eventi per Sant’Antonio
ALESSANDRIA – Si svolgerà dal 17 al 21 gennaio la tradizionale cerimonia di Sant’Antonio, patrono dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria da cui prende il nome il Presidio Civile, con un programma di eventi strutturati in formula mista, quindi in parte in presenza e in parte streaming sui canali social aziendali e di alcuni partner dell’iniziativa, ovvero il Comune di Alessandria e il Conservatorio “Vivaldi”.
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La settimana vedrà susseguirsi numerosi e autorevoli relatori, anche di fama nazionale, che dialogheranno su alcuni temi particolarmente cari all’ospedale: dall’innovazione digitale al servizio della ricerca e della cura del paziente alle Medical Humanities, passando ovviamente per la ricerca e un focus sulle patologie ambientali.
Gli appuntamenti si aprono con la Santa Messa, presieduta da S.E.R. Mons. Guido Gallese, per poi proseguire con una giornata dedicata all’approccio One Health che si basa sulla progettazione e attuazione di programmi, politiche, legislazione e ricerca in cui più settori comunicano e collaborano per ottenere migliori risultati di salute pubblica mediante un metodo collaborativo, multidisciplinare e multi-professionale. Grazie all’intervento di Marco Bosio, Head of Local Government per Google Cluod Italia, verrà indagato il ruolo delle tecnologie digitali a supporto della salute. Tema che verrà sviscerato nella successiva tavola rotonda, moderata da Leonardo Marchese, Direttore Dipartimento Scienze e Innovazione Tecnologica UPO, e Annalisa Roveta, Dirigente Biologa Coordinamento Unit DAIRI AO AL. Da un lato su come l’innovazione digitale ci può consentire di comprendere e gestire le interconnessioni tra la salute umana, animale e dell’ecosistema, riprogettando i servizi di cura attraverso un’analisi valoriale dei dati e delle informazioni grazie a Paolo Tereziani, Professore Ordinario Dipartimento Scienze e Innovazione Tecnologica UPO, e ad Angelo Robotto, Direttore Generale ARPA Piemonte. Dall’altro i nuovi processi di dematerializzazione della sanità, la telemedicina e gli sforzi per rendere i servizi sempre più accessibili da remoto, grazie a Carla Gaveglio, Sanità Digitale CSI Piemonte, e a Francesco di Costanzo, Presidente Fondazione Italia Digitale.
Il 19 gennaio sarà invece incentrato sulla ricerca e sul percorso di riconoscimento dell’Azienda Ospedaliera dell’ASL AL a IRCCS per le Patologie Ambientali e il Mesotelioma che verrà presento da Marta Betti, Referente del Clinical Trial Center afferente al Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto dal Dr. Antonio Maconi. Una trasformazione che nasce da esigenze locali, dai dati epidemiologici del territorio e che ben si inserisce in un contesto di interesse internazionale. Riconosciuto da due delibere regionali (del 2019 e del 2021) mirate a sostenere la candidatura nei rapporti con il Ministero della Salute, tale percorso è finalizzato a restituire alla comunità locale servizi sanitari di eccellenza. Nella convinzione che la ricerca sia utile per un futuro più sicuro e sereno, quindi, professionisti, ricercatori, istituzioni e cittadini giocano un ruolo importante. Ecco perché l’intera giornata si svolgerà presso la Sala del Consiglio del Comune di Alessandria, oltre che in streaming, dove verranno consegnati i premi della ricerca 2020, ovvero il Premio Giorgione per il miglior paper e il Premio Monaco per il miglior progetto di ricerca delle professioni sanitarie, entrambi cofinanziati dall’Ospedale di Alessandria e da Solidal per la Ricerca. L’appuntamento sarà anche l’occasione per presentare i servizi legati alle patologie tempo-dipendenti, mai interrotti durante la pandemia, e utili a garantire che su tutto il territorio la risposta assistenziale ai bisogni di cure del paziente avvenga in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità e sicurezza: a parlarne saranno Giovanni Lombardi, Direttore SEST 118, Gianfranco Pistis, Direttore Cardiologia AO AL, Alberto Guagliano, Dirigente Medico Chirurgia Vascolare AO AL, e Luigi Ruiz, Direttore Neurologia AO AL.
Altra istituzione che supporta gli sforzi di ricerca dell’Azienda Ospedaliera, in questo caso in ambito di Medical Humanities, è il Conservatorio “Vivaldi” che ospiterà la quarta giornata sui benefici che la musica può dare alla cura dei pazienti. La musicoterapia, infatti, utilizza la musica e i suoi elementi di suono, ritmo, melodia e armonia al fine di promuovere cambiamenti nella qualità della vita in persone con problematiche differenti, stimolando la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la motricità e l’espressione nella prospettiva di assolvere i bisogni fisici, emotivi, sociali e cognitivi. A parlarne nella ricca tavola rotonda moderata da Marzia Zingarelli, Docente Conservatorio “Vivaldi”, esperta al tavolo Musicoterapia del MUR, Membro direttivo AIM, saranno: le Senatrici Paola Binetti e Loredana Russo, Renato Balduzzi, Presidente Conservatorio “Vivaldi”, Antonio Maconi, Presidente Centro Studi Cura e Comunità per le Medical Humanities, Roberto Barbato, Prorettore e Ordinario Biologia UPO, Roberta Lombardi, Ordinario di diritto amministrativo UPO, Delegata del Rettore per l’inclusione sociale e la disabilità, Componente Comitato Scientifico IRES Piemonte, Comitato Scientifico Centro Studi Medical Humanities, Patrizia Santinon, psichiatra, psicoanalista, Direttore scientifico Centro studi Medical Humanities, Azienda Ospedaliera, Marco Invernizzi, Associato in Medicina Fisica e Riabilitazione, Presidente corso di laurea in Fisioterapia UPO, Silvana Chiesa, Capo Dipartimento Didattica della Musica Conservatorio “Vivaldi”, Maria Grazia Baroni, Presidente AIM, e Giovanni Gioanola, Direttore Conservatorio “Vivaldi”. Al termine della giornata verranno anche premiati i vincitori del Concorso di Medicina Narrativa “Racconto la mia cura” giunto alla sua IV edizione.
La settimana si concluderà infine con un appuntamento dedicato alla solidarietà che, grazie all’intervento del delegato Beni Culturali FAI Alessandria Adriano Antonioletti Boratto, ripercorrerà la storia di Alessandria, dell’Ospedale e dei suoi benefattori, riflettendo sul significato del dono e sull’impatto così forte e sentito sul nostro territorio ieri come oggi.